Fuochi d'artificio come al primo d'agosto, ma è mezzanotte di domenica


Uno spettacolo non autorizzato nei cieli del Luganese che ha sorpreso diversi, quello portato avanti da ignoti nell'area di Cornaredo/Trevano nella notte fra il 27 e il 28 luglio. L'intervento (infruttuoso) della Polizia.
LUGANO - Fuochi d'artificio che illuminano il cielo e la città, tra lingue colorate e spettacolari fiori luccicanti, per diversi minuti.
In diversi li hanno potuti ammirare dalle finestre, per strada o perlomeno ne hanno visti i riflessi sulle mura di casa mentre tentavano (invano) di prendere sonno.
Ma non è il primo d'agosto, è la mezzanotte (spaccata) fra domenica 27 luglio e lunedì 28 luglio. L'origine dello spettacolo pirotecnico non è chiara: stando a chi ha avuto la fortuna/sfortuna di vederli, sembrava provenire genericamente dall'area di Cornaredo/Trevano.
Una cosa invece è piuttosto certa: nessuno li ha autorizzati. La prima conferma arriva dalla Polizia cantonale che ci tiene a ribadire che il suo Servizio armi, esplosivi e sicurezza privata si occupa esclusivamente «del rilascio delle autorizzazioni relative a eventi pirotecnici con fuochi d'artificio di categoria F4, ad esempio per manifestazioni commemorative del 1° agosto o “Luci e Ombre”», quindi di una certa entità.
In ogni caso, «da parte del suddetto Servizio non sono state rilasciate autorizzazioni nel Luganese per quanto riguarda la data di domenica», aggiunge.
Pure la Polizia della Città di Lugano conferma che non è stata rilasciata alcuna autorizzazione per i “botti” notturni. Anzi, Polcom ha ricevuto «una sola segnalazione» e si è attivata subito, intervenendo in loco con un'autopattuglia.
«Gli agenti hanno ispezionato in maniera approfondita il comprensorio, senza però riuscire a determinarne l'origine», ci conferma il comandante Roberto Torrente, «forse qualcuno ha festeggiato un compleanno in maniera un po' esagerata», aggiunge in maniera semiseria.
Visto che l'area è anche di competenza della Polizia Ceresio Nord, abbiamo contattato anche loro: «Da parte nostra non abbiamo ricevuto alcuna richiesta d'intervento», ci ribadisce il vicecomandante Luigi Vittori, «così come nessuna segnalazione relativa a un evento pirotecnico».
Ma cosa si rischia a inscenare un primo d'agosto in miniatura (ma non troppo) nel bel mezzo della notte?
Si va da un ammonimento a conseguenze penali più importanti, a dipendenza del peso degli esplosivi e se si finisce per infrangere la Legge federale sugli esplosivi (LEspl). In tal caso le pene previste possono essere anche severe. Si va dalla multa fino a 20'000 franchi fino a un massimo di 3 anni di reclusione.
















