Disagi sulla tratta verso Malpensa, Quadri: «I bus sono la soluzione migliore»

Diversi utenti richiedono il ritorno alle navette. Il consigliere nazionale: «Le autolinee possono presentare richiesta, ma dal 2022 nessuno l'ha fatto»
BELLINZONA / MALPENSA - C'è chi ha ormai rinunciato a prendere il treno alla volta di Malpensa, chi segnala corse improvvisamente soppresse e di comunicazioni del tutto assenti. E c'è chi continua a chiedere il ripristino del servizio navetta, attivo fino a qualche anno fa. Sono davvero numerose le testimonianze arrivate in redazione, dopo l'articolo inerente ai disservizi vissuti da un viaggiatore la scorsa settimana.
Era il 2017, quando l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) decideva di sospendere i collegamenti su gomma tra il Ticino e l'aeroporto italiano. All'epoca Berna motivava la scelta, «per via della concorrenza esercitata dalle linee di autobus», sottolineando gli investimenti «ingenti» compiuti da «Cantone Ticino e Confederazione» proprio sul fronte ferroviario.
Una risposta arrivata a seguito di un'interpellanza inoltrata dal consigliere nazionale per la Lega dei Ticinesi, Lorenzo Quadri. Tema che segue danni e su cui è ancora pendente una mozione presentata 27 settembre 2023. Il Consiglio federale, nella sua risposta, aveva precisato: «Le autorizzazioni per il trasporto passeggi transfrontaliero con autobus, scadute a fine 2019, possono essere nuovamente richieste dalle imprese interessante. La moratoria che dal 2019 bloccava il servizio regolare tra il Ticino e l'aeroporto di Malpensa è terminata a fine 2022 e già dal 1° gennaio 2023 sarebbe stato possibile nuove richieste di autorizzazione».
Contattato, Quadri ribadisce: «Attualmente le autolinee interessate possono presentare richiesta per offrire un servizio su gomma. Tuttavia, dal 2022 nessuno l’ha fatto. A mio giudizio il servizio tramite autobus rimane la soluzione migliore. Non credo che ulteriori importanti investimenti sulla tratta ferroviaria siano giustificati, considerando oltretutto che una parte dei disservizi è legata a fattori umani, come scioperi e quant'altro».
Forse tornare a investire sul trasporto su gomma potrebbe apparire come un passo indietro rispetto alla visione di mobilità sostenibile iniziata negli ultimi anni. Ma, a fronte delle continue difficoltà, per molti utenti non sembra esserci un'alternativa reale.


















