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SAVOSA

«Ecco il mio cestino intelligente che combatte i moscerini e i cattivi odori»

Il progetto di un 27enne ticinese e si chiama "Biologichest". Raccolta fondi su Kickstarter per far partire la produzione
Tio/20 Minuti
«Ecco il mio cestino intelligente che combatte i moscerini e i cattivi odori»
Il progetto di un 27enne ticinese e si chiama "Biologichest". Raccolta fondi su Kickstarter per far partire la produzione

SAVOSA - Trasformare gli scarti in risorsa, riducendo i moscerini e gli odori. Sono alcune delle peculiarità di “Biologichest”, il contenitore “intelligente” per rifiuti organici da cucina prodotto da una stampante 3D e «pensato per chi ama l’ambiente».

Come nasce il progetto - L’idea, “made in Ticino”, è del 27enne product designer Mario Alzate. L’azienda, l’Alzate MATRO Suisse Design, ha la sede a Savosa. «L’idea è nata circa due anni e mezzo fa: mia madre aveva preso un contenitore per i rifiuti che si appendeva alle ante. Purtroppo, glielo ruppi e lei se la prese un po’: quindi, decisi di progettarne uno nuovo per lei».

«Pensato per risolvere i cattivi odori e la presenza dei moscerini» - In questi due anni, l’oggetto iniziale è stato aggiornato fino ad arrivare a quello attuale. «Quest’anno - aggiunge - ho trovato il tempo, le risorse e i mezzi per sviluppare l’idea in modo adeguato. Ora è un prodotto per me molto interessante e innovativo, in grado di adattarsi a ogni cucina. È stato pensato per risolvere problemi concreti come i cattivi odori, la presenza dei moscerini e la gestione dei liquidi con soluzioni semplici, sostenibili e di design».

Le peculiarità - Sulla pagina della raccolta fondi (ne parliamo più avanti) sono disponibili informazioni accurate, raccontate anche in un video. Il cestino ha una capienza di quattro litri. In estrema sintesi, fra le sue caratteristiche principali c'è una trappola biologica integrata per i moscerini della frutta e gli odori (sono sufficienti aceto di mele e una goccia di sapone per i piatti). «Ha un'efficienza alta e non solo permette la cattura dei moscerini interni, ma anche di quelli esterni»

Il fertilizzante liquido - Con una semplicissima procedura, è anche possibile, se si desidera, estrarre in maniera naturale il fertilizzante liquido. «Inoltre - aggiunge - è facile da svuotare e pulire. E ha un coperchio con la chiusura magnetica».

La raccolta fondi - Il progetto è stato collocato sulla piattaforma “Kickstarter” per raccogliere il sostegno adeguato alla sua prima produzione. «L’idea è riuscire a stampare 310 pezzi - spiega - e spedirli da Savosa in tutto il mondo». L’obiettivo, entro il 5 agosto, è arrivare a 16’900 franchi.

La tabella di marcia - Poi, se raggiunta la somma indicata, la tabella di marcia prevede fra agosto e settembre l’avvio della preparazione del laboratorio e della fase logistica. A ottobre saranno stampate le prime unità. Da dicembre 2025 ad aprile 2026 cominceranno le spedizioni o i ritiri presso la sede a Savosa. Sono previste ricompense per i sostenitori.


La produzione di "Biologichest" avviene tramite la stampa 3D a filamento e l'implementazione di diversi materiali tra questi: PETG, TPU 82A shore, Viti/bulloni in acciaio inox e colla di alta qualità, i modelli attuali sono stati testati e ottimizzati al meglio del loro design, in modo da garantire resistenza e durabilità.

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