Niente posteggio, e ora paga una casa che non può usare: il video



A causa della vicina le è vietato lasciare l'auto davanti all'abitazione. Per Veronica L. il primo spazio libero sarebbe a 33 minuti a piedi. Quindi le è toccato prendere un appartamento extra.
A causa della vicina le è vietato lasciare l'auto davanti all'abitazione. Per Veronica L. il primo spazio libero sarebbe a 33 minuti a piedi. Quindi le è toccato prendere un appartamento extra.
BIOGGIO - Ha uno spazio davanti a casa. Ma non può lasciarci l'auto. La decisione ufficiale definitiva è arrivata: quello non è un posteggio. Il più vicino è a 33 minuti a piedi. Veronica L., 40enne di Bioggio, non ce la fa più. La sua vicenda, già trattata a febbraio da tio.ch, ha raggiunto un nuovo grottesco traguardo: «Mi sono dovuta trovare un appartamento in Capriasca. Come avrei fatto a stare in una casa col posteggio a 33 minuti a piedi? Allo stesso tempo, oltre a dovere pagare l'affitto del nuovo appartamento, mi trovo a dovere pagare l'ipoteca della casa e a non potervi abitare».
L'inizio delle tensioni – Veronica aveva acquistato quell'abitazione, situata "fuori zona edificabile", nel 2009. Con due posteggi, non registrati. «Come ve ne sono tanti nei "fuori zona" sparsi per la Svizzera italiana». Tutto bene fino a quando, otto anni fa, la vicina domiciliata oltre Gottardo inizia a protestare. Non vuole vedere le auto dalla sua finestra su quel piazzale. Questione di principio.
Un disagio non da poco – «Il problema – rammenta Veronica – è proprio che siamo "fuori zona edificabile". E non ci sono altri posteggi da queste parti. Lo ripeto: il primo posteggio disponibile è a 33 minuti a piedi da qui. E per raggiungerlo bisogna passare da una strada senza marciapiede e non illuminata. Pericolosa».
L'ultima mazzata – Veronica inizialmente tenta di dialogare e di convincere la vicina a trovare un accordo. Invano. E allora si finisce sotto avvocati. Con un ricorso dopo l'altro. Fino a quello respinto dal Tribunale cantonale amministrativo di recente. «A quel punto è stato sancito ufficialmente che io non posso posteggiare lì. Pago l'ipoteca della casa di Bioggio e l'affitto in Capriasca. Spendo un sacco di soldi per niente. Senza contare tutte le spese procedurali, legali, quelle legate al trasloco e ad altro ancora: finora ho sborsato 25'000 franchi».
«Diritto acquisito» – Che soluzione rimane a Veronica? Ricorrere al Tribunale federale sarebbe troppo dispendioso. L'ultima possibilità è l'inoltro di una domanda di costruzione a posteriori. «Abbiamo testimonianze attendibili che quel piazzale era già utilizzato come posteggio nel 1958. Mentre la legge sulla pianificazione è subentrata una ventina di anni dopo. C'è quindi un diritto acquisito».
Il paragone con la Madonna del Sasso – Poi specifica un dettaglio curioso: «Uno degli avvocati massimi esperti ticinesi in diritto amministrativo mi ha detto che è come se qualcuno dovesse chiedere di fare una domanda di costruzione a posteriori per il Santuario della Madonna del Sasso di Orselina. Non ha senso. Era già lì prima che entrasse in vigore la legge sulla pianificazione. Ma a questo punto, la domanda di costruzione è l'ultima carta che rimane da giocare».
La delusione – Si sfoga Veronica. Ci mette la faccia. Perché, parole sue, si sente di non avere rubato nulla a nessuno. «Il vero problema è che le autorità cantonali competenti finora non si sono mai prese la briga di venire sul posto a vedere la situazione e hanno preso decisioni basandosi sulla tesi della controparte. La casa è in un paradiso. Mi piange il cuore abbandonarla. Anche se volessi, sarebbe difficile venderla. Chi mai comprerebbe una casa sapendo che deve posteggiare a 33 minuti a piedi dalla propria soglia, rischiando ogni volta la pelle?»
L'appello – Veronica fa un appello al Consigliere di Stato Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio. «Affinché grazie al potere che gli compete possa mandare qualcuno a effettuare un sopralluogo. Con l’auspicio che vengano finalmente valutati tutti gli elementi e prevalga il buonsenso. Sono domiciliata in Ticino e pago le imposte qui. Chiedo solo di venire ascoltata e di vivere in pace a casa mia».




























































































