Malati di integratori? «Attenti alle conseguenze»

Il settore dell'integrazione sportiva, complici i social, sta vivendo un vero e proprio boom. L'esperto: «Non tutti ne hanno bisogno e comunque vanno assunti con criterio»
SONDAGGIO
LUGANO - È boom di vitamine, integratori alimentari, alimentazione e bevande sportive. Almeno secondo Galaxus, che identifica in creatina, collagene e gel energetici (oltre alle immancabili proteine in polvere) il nuovo trend, in voga soprattutto tra i maschietti, ma non solo.
Quello dell'integrazione è un mercato chiaramente in crescita, spinto, tra le altre cose, dai social. Una tendenza che ci conferma un esperto del settore, Francesco Tutino, personal trainer, coach nutrizionista e operatore nutriceutico attivo a Lugano.
«Il web ha contribuito in maniera significativa alla divulgazione. Chiunque, oggi, può avere accesso a informazioni di base che, solo qualche anno fa, erano ad appannaggio esclusivo degli esperti di settore. Da una parte è un bene, perché si ha un background diverso in relazione a certe tematiche, dall’altro ci si trova a fare i conti con chi pensa di sapere, ma fa le cose nel modo sbagliato. L’integrazione va dosata e utilizzata secondo le reali necessità».
Qual è l’integratore maggiormente in voga?
«Certamente le proteine in polvere. Seguite da creatina e vitamine».
Integratori “comparsi” negli ultimi anni?
«Fino a qualche anno fa gli Omega 3 e Omega 6 non si sapeva nemmeno cosa fossero… Oggi li si trova al supermercato e li assume anche la casalinga di Voghera. Peccato che, spesso, vengano assunti senza conoscerne l'utilità. Come tutti gli integratori andrebbero contestualizzati, dosati e assunti secondo necessità».
Il fai-da-te, in questi casi, è incalzato dai vari fit-influencer prezzolati dalle aziende che questi integratori li producono.
«Anche molti miei colleghi si lasciano prendere la mano. Inseriscono nella dieta creatina, aminoacidi, proteine in polvere, alga spirulina… manco dovessero preparare un astronauta. In realtà, chi ha un’alimentazione sana e bilanciata, in linea di massima è a posto anche con i micronutrienti. I sali minerali? Basta l’acqua del rubinetto. Ovvio, se pratichi un’attività sportiva ad alta intensità - penso a un calciatore che corre per un’ora e mezza -, magari l’acqua non basta e serve un booster per il recupero. Più conduci attività sportiva ad alto livello, più avrai bisogno di adattare l’alimentazione e l’integrazione alle tue esigenze».
Tra i nuovi trend vengono citati gel energetici e collagene…
«I primi sono semplici integratori con concentrazioni elevate di carboidrati, utili per reintegrare i glucidi durante sforzi muscolari. Il collagene invece ha pro e contro. Certamente aiuta nella ricostruzione dei tessuti, però se integrato costantemente, disabitua il corpo a produrlo autonomamente. La ciclizzazione è fondamentale. Ma la suggerisco anche per le proteine in polvere. Dopo un tot di mesi andrebbero sospese. Tra l’altro sono calorie anche quelle, non dimentichiamocelo».
Integratori che assolutamente non servono a nulla?
«Non mi sento di dire che ce ne siano di inutili. Piuttosto invito a sceglierne di qualità, perché anche l’assimilabilità è un aspetto che va considerato. Sicuramente non bisogna eccedere e non bisogna aspettarsi miracoli».
Che con la normale integrazione non arriveranno mai.
«Per chi sogna i fisici che vede sui social sicuramente. Lì si integra altro. Parliamo di ormoni steroidei, di sostanze anabolizzanti che nulla hanno a che fare con l’integrazione sportiva. Sono farmaci. Purtroppo c’è chi vende false speranze. E ci sono 50enni che dimenticano di avere 50 anni».
Tutta questa attenzione all’alimentazione non rischia di portare a disturbi dell’alimentazione?
«Diciamo che, in genere, chi fa fitness tende a mangiare sano. Poi, certo, c’è chi mangia troppo poco perché vuole dimagrire ed avere il risultato in fretta. O chi estremizza l’alimentazione perché deve salire su qualche palco, con conseguenze anche importanti, come la dismenorrea nel caso di atlete donne. In generale si rischia di cadere nella malnutrizione, che non è denutrizione, ma in una scelta non corretta degli alimenti. Il riso e pollo tanto osannato dai bodybuilder… va bene, ma non tutti i giorni. Le carenze a livello di micronutrienti finiscono per pesare a livello intestinale. Ci saranno poi tutta una serie di infiammazioni che rallenteranno o inficeranno i risultati, anche a discapito della performance sportiva. Noi di recente abbiamo introdotto, siamo stati i primi in Ticino, il test epigenetico. Dal capello riusciamo a identificare tutta una serie di parametri che stabiliscono il proprio stato di salute. È un sistema innovativo che sta prendendo sempre più piede, anche tra i guru della longevità e il costo non è assolutamente proibitivo».