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Auto elettriche usate, «non è un salto nel buio»: tutto quello che (non) ti dicono sul mercato

Tra pregiudizi e disinformazione, il mercato delle elettriche di seconda mano fatica a decollare. L'esperto: «Oggi acquistarne una può essere vantaggioso, sicuro e perfettamente sensato».
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Nel tondo Giancarlo Ballabeni.
Auto elettriche usate, «non è un salto nel buio»: tutto quello che (non) ti dicono sul mercato
Tra pregiudizi e disinformazione, il mercato delle elettriche di seconda mano fatica a decollare. L'esperto: «Oggi acquistarne una può essere vantaggioso, sicuro e perfettamente sensato».

BELLINZONA - Il mercato delle auto elettriche usate è in (perenne) difficoltà. Comprare un e-car di seconda mano, infatti, porta con sé tanti punti di domanda. E in molti rinunciano all'acquisto. Una demonizzazione che - secondo Giancarlo Ballabeni, venditore attualmente attivo al Garage Karpf e con una ventennale esperienza nel settore - non è motivata. «Comprare oggi un’elettrica usata in Svizzera - precisa - non solo è possibile, ma può essere una scelta sensata, vantaggiosa e a basso rischio, a patto di sapere dove guardare e cosa chiedere».

«Non è una rivoluzione, è evoluzione» - E benché al momento la vendita di automobili elettriche stia un po' ristagnando, anche se a giugno - stando agli ultimi dati dell'Ufficio federale di Statistica (UST) - un’immatricolazione su cinque concerneva un'auto completamente elettrica (vedi grafico sotto), in un futuro (molto) prossimo l'e-cars diverranno la regola. Soprattutto perché sono diverse le case automobilistiche che si sono poste l'obiettivo di abbandonare la produzione di veicoli a benzina e diesel al più tardi entro il 2035. «Una volta si guidava senza cinture e senza poggiatesta», ricorda Ballabeni. «Oggi sarebbe impensabile, ma ieri era la norma. La mobilità elettrica non è la soluzione definitiva, ma è uno dei tanti passi concreti che possiamo fare per migliorare il nostro impatto. E più viene ostacolata, più sarà lento questo passo. Serve fiducia, serve informazione, ma soprattutto serve visione».

Admin.chNuove immatricolazioni di automobili secondo il tipo di carburante e il mese.

Frenata politica - Una visione che deve essere, naturalmente, condivisa anche dalla politica. «La rete pubblica di ricarica in Svizzera cresce troppo lentamente, soprattutto fuori dalle città», precisa l'esperto, ricordando però che spesso il vero freno è altrove. «Molti proprietari e amministratori di palazzi non investono nell’adeguamento degli impianti, bloccando così il diritto dei residenti a ricaricare a casa». Ed è qui che per Ballabeni la politica ha un ruolo chiave: «Servono sussidi per le ristrutturazioni elettriche, incentivi per il solare, norme chiare per le ricariche condominiali. Senza interventi mirati, la mobilità elettrica rischia di restare privilegio di pochi, invece che strumento utile a molti».

Percorrenze perfette per un’elettrica - Tra l'altro, fa presente l'esperto, le percorrenze medie degli svizzeri sono ideali per un'auto elettrica. «Nel nostro Paese si percorrono in media 13'500 chilometri all'anno, ovvero meno di quaranta al giorno. Questo dato basta da solo per capire che la maggior parte delle auto elettriche in commercio – anche usate – copre ben oltre le esigenze quotidiane tipiche».

Cruccio batteria - Uno dei grossi freni al mercato delle automobili usate resta però quello legato alla "vita" della batteria. Preoccupazioni che Ballabeni però ridimensiona, ricordando che alcuni costruttori offrono una garanzia sulla batteria valida fino a 8 anni o 160’000 chilometri, spesso con una soglia minima di capacità residua del 70%. «Per veicoli con pochi anni e chilometraggio medio - precisa - è quindi ancora attiva una copertura reale, che riduce sensibilmente il rischio per chi compra». Ma non solo.

«Si cambiano i pezzi» - Sì, perché un'ulteriore "sicurezza" deriva dal fatto che le batterie delle auto sono composte da moduli. «Questo significa - precisa l'esperto - che se un modulo si degrada, può essere sostituito singolarmente senza dover cambiare l’intero pacco batteria».

Più sicuro - Infine per valutare la salute della batteria i concessionari possono effettuare test ufficiali. «Questi report certificano con precisione la capacità residua, la distribuzione del carico e lo stato dei moduli. Uno strumento che dà trasparenza e sicurezza a chi acquista: chi compra oggi un’elettrica usata non entra più in un mercato instabile in quanto il grosso del deprezzamento iniziale è già avvenuto. I prezzi sono più stabili, e il valore residuo è più prevedibile».

«Provare per credere» - Ballabeni, in conclusione, fa un'ultima riflessione, lanciando nel contempo un appello agli scettici. «Tutte le critiche più feroci verso le auto elettriche arrivano spesso da chi non ne ha mai guidata una. Il fatto che oltre l’80% di chi ha scelto un’elettrica la ricomprerebbe la dice lunga. Per questo motivo, il mio invito è semplice: contattate il vostro concessionario di fiducia. Sarà sicuramente lieto di mettervi a disposizione un veicolo elettrico anche gratuitamente per qualche giorno così da permettervi di provare, capire e, magari, sfatare qualche mito». 

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COMMENTI
 

mastermi 2 mesi fa su tio
il settore batterie e' in continua evoluzione e anche gli amanti delle e-car lo sanno ( figuriamoci i commercianti poi ). negli ultimi 3 anni sono uscite in commercio molte nuove tecnologie e , dichiarazioni dei produttori, tra 2026/2027 altre in commercio. sempre piu' performanti, innovative etc etc. Comprare quindi una vettura elettrica, dal punto di vista economico, produce all'acquirente grosse svalutazioni annue e/o invenduti e questo i commercianti lo sanno bene avendone molte sui piazzali. Purtroppo e' il dazio da pagare se vuoi queste nuove tecnologie.

Aaahhh 2 mesi fa su tio
A parte che i garage sono di parte perché non sanno come sbolognare le riprese leasing e quindi il commento è un po’ di parte… sta cosa dei moduli batteria… sembra bello… ma una indicazione dei costi? Magari di un paio di modelli diffusi nel territorio, così come esempio…

Lupo Alberto 2 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Da ignorante, la storia dei moduli di batteria è quasi sicuramente una fregnaccia. Capitasse il caso, garantito che ti dicono che occorre cambiare tutto.

Mar 2 mesi fa su tio
Quanti tipi di ricarica ci sono ? A Lugano emoti a locarno un altro poi Tesla ha il suo ma quanti abbonamenti necessita fare ? Lo chiedo da Ignorante .

Arrosto72 2 mesi fa su tio
Io ho una Tesla acquistata con quasi 7 anni di vita. Nessun problema, batteria ancora al 95% di resa. Nessuna ansia da ricarica, nessun tagliando, consumi ridicoli rispetto alle auto a carburante, tassa di circolazione quasi inesistente, mai un problema. Il resto sono chiacchiere di quelli che criticano senza nemmeno averne mai avuta una di auto elettrica ...

MrBlack 2 mesi fa su tio
Ma perché allora i garage non fanno sistematicamente questo test ufficiali delle batterie e non danno una garanzia sulla batteria estendendo quella del costruttore? In altre parole dicono che non ci sono rischi o sono limitatissimi…ma poi però non vogliono prenderseli loro. Quindi si capisce che così limitati non sono. E quindi si teme la fregatura dopo le belle parole e non si compra.

merlux 2 mesi fa su tio
Risposta a MrBlack
Lo fanno 😄

BobLutz 2 mesi fa su tio
Il livello di competenza dei concessionari ufficiali in Ticino è da terzo mondo, fatto esperienza con BMW dove non tentano neppure di diagnosticare i difetti. Solo dopo intervento dell avvocato si sono degnati di rimborsarmi una cifra ridicola per una i3 che ho posseduto x 5 mesi

francox 2 mesi fa su tio
Ne ho cercata una d’occasione, prezzi folli. Se non volete venderle a un prezzo coerente, tenetevele pure.

curziocurzio 2 mesi fa su tio
Sostituire solo il modulo degradato della batteria (quando non è integrata nel telaio) ... di garage in ticino quanti c'è ne sono? Meccanici con gli attributi che conoscono l'elettronica e analizzano queste lavatrici c'è ne sono? (non intendo cambia centraline a random tanto paga il cliente visto che la garanzia sulle EV d'occasione dopo 4/5 anni non te la concedono)

Fafner 2 mesi fa su tio
Purtroppo, o per fortuna da un altro punto di vista, la tecnologia è in continua evoluzione. Chi va a comprarsi un'auto che magari impiega ancora svariate ore per poter essere ricaricata? Un conto è il quotidiano, dove sono d'accordo non serva un'autonomia da record, poi vuoi andare in vacanza a magari 600km di distanza e l'auto ti impone le tappe dove fermarsi per doverla ricaricare. Quando basteranno dieci minuti per un pieno, sia per quanto riguarda le auto stesse sia per l'infrastruttura che lo permetta, la cosa inizierà ad avere un senso. Ma passeranno ancora anni.

TheQueen 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
Per 600km ti fermi una volta a bere un caffè e fare due bisogni, e l’auto ha già l’autonomia per arrivare a destinazione ed oltre (20-30’ al massimo di carica). Il problema è sempre lo stesso: chi critica lo fa senza nemmeno aver mai messo piede dentro un’auto elettrica. Tutti esperti senza diploma…

Arrosto72 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
Io ho una Tesla, nessun problema nelle ricariche, l'auto mi dice esattamente dove e quanto fermarmi, so già in anticipo se un charger non ha posti liberi e ne scelgo un altro (ce ne sono tantissimi, dovunque, in tutto il mondo). Nessuna ansia da ricarica, le fermate a caricare sono sempre nell'ordine di 15-30 minuti max, una volta per viaggio di 500-600 km. Chi critica, non ha un'auto elettrica e non sa di cosa parla.

Arrosto72 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
Quali "anni" devono passare per l'infrastruttura di ricarica? Mai sentito parlare dei Tesla Supercharger che sono dovunque? "svariate ore" per ricaricare ? Con quale veicolo? In 1h la mia si carica da 1% (capitato una volta) a 100%, ma all'80% ci arrivi in meno di 30 minuti (e la mia ha 7 anni di vita, quelle nuove caricano ancora più rapidamente).

Fafner 2 mesi fa su tio
Risposta a TheQueen
Con le auto attuali, e se trovi una colonnina che lo permetta, d'accordissimo con te. Con un'auto d'occasione, o dove le colonnine sono a livello di preistoria, te lo puoi scordare. L'articolo parla di auto d'occasione, mi pare. Questo tono da dio in terra ti invito a tenertelo per te, leone da tastiera.

Rigel 2 mesi fa su tio
Risposta a TheQueen
Io non sono un esperto quindi chiedo visto che tu lo sei (almeno dal tono del tuo post). 1. Come risolvo la mancanza di colonnine per la ricarica a casa? il propretario di casa mia non se lo sogna nemmeno... 2. Userei l'elettrica pensando di fare qualcosa per l'ambiente. Come la mettiamo con le batterie esauste? È stata trovata una soluzione ecologica?

telodicodopo 2 mesi fa su tio
Risposta a Rigel
Per le colonnine a casa, il problema spesso è la poca informazione: se arriva la corrente al parcheggio, oggi con meno di 1'000 CHF si può installare tutto senza grandi complicazioni. Il vero ostacolo, più che tecnico, è la volontà (soprattutto da parte dei proprietari). Quanto alle batterie esauste, si stanno già riciclando o riutilizzando per lo stoccaggio energetico, e le soluzioni diventano ogni anno più sostenibili. Non è tutto perfetto, ma i passi avanti sono concreti.

Fafner 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
L'auto elettrica l'ha avuta mio padre, peraltro, e quando si trattava di andar lontano qual'era la conclusione? Che prendevano quella di mia madre. 250km di autonomia in condizioni ideali, ricarica che 6 anni fa era ben lontana dal raggiungere certe prestazioni, conclusione scontata.

Fafner 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
La BMW i3, se collegata alla colonnina giusta, ripeto ALLA COLONNINA GIUSTA, poteva raggiungere l'80% di carica in 40 minuti. 80% di 250km (che ripeto era un valore ideale che non si raggiungeva quasi mai) sono 200km. Per andare dove vado a sciare in Francia sono circa 500km. Avessi voluto andarci con quella avrei dovuto fare 3 soste da 40 minuti, se non addirittura 4 visto il crollo dell'autonomia quando fa freddo. Buttare 2 ore o più per un viaggio di 5 anche no, grazie.

telodicodopo 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
Hai ragione, la tecnologia avanza ma serve tempo. Anche a fine '800 le auto faticavano a sostituire i cavalli… ora sono ovunque o sbaglio Quanto a tuo padre: se faceva spesso lunghi viaggi, forse l’elettrica non era adatta. Ma per la maggior parte, per i tragitti quotidiani, è già una valida alternativa. PS: la BMW i3 è considerata una citycar

Fafner 2 mesi fa su tio
Risposta a telodicodopo
Non faceva spesso viaggi lunghi, il suo scopo principale era l'utilizzo negli immediati dintorni. Sarebbe stato poco intelligente avesse acquistato un'auto del genere per andar lontano. Oggi anche le city car, con i miglioramenti raggiunti, permettono un po' più di flessibilità, ma non fatico a comprendere le difficoltà nel ripiazzare sul mercato modelli ormai ampiamente superati, che impongono compromessi difficilmente accettabili. Non è l'auto che deve dettare i miei ritmi.

Fafner 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
Va poi aggiunto, e qui mi riferisco ad auto attuali, che sulla carta pare tutto bello. Quando ho acquistato la mia M4 mi sono naturalmente informato anche sulla variante elettrica i4. Una figata, 500km di autonomia (naturalmente non contando condizionatori, riscaldamenti, percorsi impervi, stile di guida). In 10 minuti di ricarica un'autonomia di 160km, in 30 minuti passi dal 10% all'80%, sì, tutto bellissimo, ma solo se carichi a 205kW, il massimo che l'auto permette. Poi consulti la mappa dei punti di ricarica e ti rendi conto che in alcune zone stazioni di ricarica che supportano una tale potenza le trovi col lumicino, se le trovi. Ad andar bene trovi quelle da 50kW, altrimenti accontentati di quelle da 22kW (un decimo di quello che servirebbe per i tempi che sbandierano), e tanti saluti ai tuoi 10 minuti o alla tua mezzora.

Equalizer 2 mesi fa su tio
Ed i garagisti rimasero con la Pepa Tencia in mano.... 😁

Robi64 2 mesi fa su tio
peccato che se vuoi cambiarla, nessun garage ti fa un offerta per la ripresa di un auto elettrica

Fafner 2 mesi fa su tio
Risposta a Robi64
A me l'hanno ripresa (una BMW i3), senza nascondere che lo facevano molto mal volentieri, ma semplicemente perchè ho acquistato una bestia da 140'000.- e ho fatto capire loro che se non la ritiravano mi sarei rivolto altrove.

Lupo Alberto 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
ah scusi…. 😉

Lupo Alberto 2 mesi fa su tio
Risposta a Fafner
Io, se ho fatto bene i calcoli, credo di aver speso ca 70’000 fr per le otto auto avute negli ultimi 30 anni …inutile dire che nel budget non c’è mai stato spazio per l’elettrica, anche se mi sarebbe piaciuto.

Cavra 2 mesi fa su tio
devono inventarsi qualcosa da dire...è una bella gabola per i rivenditori non riuscire a rivedere delle aspirapolveri con le ruote...flop
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