«Ci avevano chiuso dentro come topi»

Alcuni residenti esprimono tutta la loro preoccupazione in merito al cantiere di Via San Gottardo, tra problemi riguardanti gli spostamenti e baccano. «Non abbiamo più un attimo di quiete».
LUGANO - La chiusura di Via San Gottardo per un anno a causa di un cantiere non preoccupa soltanto gli utenti della strada, ma pure chi vicino a quel tratto viario - che da Massagno passa davanti al tunnel di Besso, alla stazione per congiungersi poi - dopo la rotonda - con Via Clemente Maraini - ci vive.
Preoccupazione - «Inizialmente ci avevano chiusi dentro come topi e solo dopo le lamentele degli inquilini e quelle dell’amministrazione, ieri mattina, è stato aperto un varco», si lamenta un'inquilina di uno dei palazzi che si affacciano su Via San Gottardo. Già in precedenza aveva dovuto fare i conti con i disagi provocati dai cantieri per il rifacimento della stazione e per la riorganizzazione dell'incrocio Arizona a Massagno.
«Nel nostro condominio - precisa un altro residente del palazzo - sono presenti persone anziane, obbligate a utilizzare un deambulatore, che si sono viste bloccare tutti i passaggi a loro accessibili. Tutto questo è intollerabile. Così come è surreale che una persona debba sentirsi in prigione a casa propria».
Rumore giorno e notte - Ma le problematiche legate agli spostamenti non sono le sole a preoccupare i residenti. Da anni, infatti, per chi abita in via San Gottardo il silenzio e la quiete sono merce sempre più rara. «Di notte ci sono i rumori che provengono dal cantiere della stazione, di giorno quelli provenienti dai lavori in Via San Gottardo. Non abbiamo più un attimo di pace. E sono anni che viviamo in una sorta di eterno cantiere e non ce la facciamo più».
«Progetti dall'impatto importante sulla quotidianità» - Benché la gestione del cantiere sia di totale competenza del Cantone, sulla (complicata) situazione vissuta dai residenti della zona abbiamo comunque chiesto un parere alla municipale Karin Valenzano Rossi. «Dal profilo della Città - esordisce la responsabile del Dicastero sicurezza e spazi urbani - ci rendiamo conto che questi grandi progetti infrastrutturali e strategici, in particolare di Cantone ed FFS, hanno un impatto importante sulla quotidianità dei cittadini e per questo li ringraziamo per la loro comprensione e pazienza». Pazienza che verrà poi ripagata in futuro. «È uno sforzo notevole - ammette Valenzano Rossi - che però porterà benefici importanti quando queste opere saranno completate. Per quanto possibile i committenti cercano di ridurre al minimo gli impatti di disturbo ma ovviamente purtroppo ne rimangono molti».















