Dito puntato contro la SNL: «La Direzione può tutto? No, non può tutto»

Nell'assemblea del personale i sindacati elencano le lacune identificate in seno alla società di navigazione. E parte la denuncia all’Autorità di vigilanza delle casse pensioni di Zurigo.
LUGANO - Il «conflitto di interesse sulla cassa pensioni» e la gestione, definita «negligente», dei fondi pensionistici dei dipendenti. Ma anche «la mancata osservanza della Legge sulla durata del lavoro (LDL e OLDL)». Tutti questi sono i temi - già approfonditi peraltro in un nostro recente articolo - affrontati nell’assemblea del personale SNL di ieri sera convocata da SEV, Unia e OCST, che ha avuto luogo dopo l'incontro con la Direzione avvenuto lo scorso 21 maggio.
Denuncia all'Autorità di vigilanza - A farla da padrona la questione della cassa pensioni, sulla quale negli scorsi giorni il SEV ha inoltrato una denuncia all’Autorità di vigilanza delle casse pensioni di Zurigo.
«Molte e gravi criticità» - Ma perché si è arrivati a tanto? «Dopo che i dipendenti a più riprese ci avevano chiesto di far chiarezza sulla questione della Cassa pensioni, il SEV ha attivato il proprio amministratore finanziario e specialista per il Sindacato di questioni previdenziali Aroldo Cambi per far luce sulla questione. L’approfondimento ha fatto emergere molte e gravi criticità», segnala il sindacato. «La SNL è uscita dalla CP Symova nel 2021 con un ottimo grado di copertura pari al 111.97% ed è approdata alla Valitas, che permette di scegliere a chi affidare la gestione patrimoniale. SNL, in modo per nulla trasparente ha assegnato la gestione alla Copernicus Wealth Management, società controllata dalla Copernicus Holding. Al momento dell’assegnazione del mandato, Agostino Ferrazzini, presiede la SNL, risulta essere contemporaneamente Vice Presidente della Copernicus Wealth Management e Presidente della Holding», viene sottolineato.
«Un palese conflitto d'interessi» - Viene identificato dunque un «palese conflitto di interessi». «C‘è anche da rimarcare - va avanti il sindacato - che Alen Vukic, rappresentante dei lavoratori nella Commissione Amministrativa di previdenza della Cassa SNL presso la Valitas, gestiva contemporaneamente il patrimonio del fondo come dirigente della Copernicus Wealth Management. Modus operandi in palese contrasto con il buon senso e con le norme della previdenza professionale».
Gestione del patrimonio «disastrosa» - Sono emerse pure problematiche relative alla gestione del patrimonio dei dipendenti, definita addirittura «disastrosa». «I risultati ottenuti - spiega il SEV - dimostrano inconfutabilmente che nell‘arco di 3 anni la Copernicus ha avuto un rendimento tra i peggiori a livello svizzero e del 13% inferiore a quello della Symova, dove i dipendenti della SNL erano prima assicurati navigando in acque tranquillissime». Ma ci sarebbe di più visto che «la Copernicus chiede una lauta remunerazione per i suoi servizi e i costi totali sono 5 volte superiori a quelli chiesti dalla Symova». Insomma, stando ai sindacati le perdite finanziarie per i dipendenti della SNL «sono enormi».
«Il tentativo di estromettere i sindacati» - C'è poi dell'altro. In seguito alla recente dimissione del membro in rappresentanza del personale nella commissione amministrativa di previdenza, il datore di lavoro avrebbe incaricato l’Associazione del personale Trasporto Lacuale e Terrestre Ticino (APLT) di organizzare un’assemblea del personale per votare il rappresentante dei lavoratori in seno alla Cassa pensioni. «A questa associazione viene dunque riservato da parte della Direzione un canale preferenziale rispetto agli altri Sindacati attivi in azienda», prosegue il sindacato contestando questa prassi. «È evidentemente il tentativo della direzione di estromettere i sindacati che sollevano dubbi e denunciano irregolarità, dando piuttosto spazio a un’Associazione allineata con le posizioni del datore di lavoro».
«Infrazioni alla LDL» - Per ciò che concerne l’assoggettamento al CCL di Locarno per i dipendenti assunti a Lugano ma che lavorano prevalentemente su Locarno, i Sindacati hanno informato la Direzione e il personale, che l’utilizzo di una parte di personale di Lugano su Locarno «deve avvenire nel rispetto delle norme previste dalla LDL e rispettiva Ordinanza, rispetto che da nostre verifiche non avviene più da anni». La richiesta di assoggettamento al CCL di Locarno per questi dipendenti permetterebbe di rispettare la Legge sulla durata del Lavoro. «Non abbiamo l’impressione che l’azienda abbia recepito la questione e, considerato che non possiamo essere complici di infrazione alla LDL, siamo costretti a segnalare la questione all’UFT. In gioco ci sono i passaggi di riposo tra un turno e l’altro e soprattutto la salute dei dipendenti che la Legge giustamente tutela».
La gestione delle vacanze - Vi è infine la questione relativa alla gestione delle vacanze. Per i sindacati «non vi è rispetto delle leggi, in particolare dell’articolo 26.8 OLDL che obbliga le aziende di trasporto pubblico a comunicare il periodo di vacanza ai lavoratori tre mesi prima dell’inizio delle stesse, al più tardi entro la fine dell’anno precedente.
I dipendenti sono ancora in attesa di questa comunicazione, nonostante la direzione sia stata più volte sollecitata. Una irregolarità particolarmente grave perché recidiva».