Il sogno: otto chilometri di mani


È l'idea nata dalla mente dell'artista Clyo Lurati: «Guerre ovunque. Dobbiamo risvegliare le coscienze. Non dormo la notte».
È l'idea nata dalla mente dell'artista Clyo Lurati: «Guerre ovunque. Dobbiamo risvegliare le coscienze. Non dormo la notte».
ROVEREDO (GR) - Otto chilometri di mani, 30'000 in totale. È l'installazione sognata dall'artista mesolcinese Clyo Lurati che da qualche settimana ha lanciato il progetto "Your Hands are their Hands". «Per risvegliare le coscienze delle persone. Nel mondo ci sono una ventina di guerre in contemporanea. Non possiamo restare indifferenti».
Come funziona – Il "gioco" è semplice. Si prende la propria mano. La si pittura di rosso. La si imprime su un foglio. E poi si manda la foto a Clyo, via mail. «Ho già ricevuto centinaia di mani da tutto il mondo. Mani che simbolicamente rappresentano bambini morti in guerra. Ma che allo stesso tempo rievocano un gesto di solidarietà».
«Apolitica e concreta» – Parla di coscienza collettiva Clyo. E allora la domanda viene spontanea: come si può pensare di invertire la tendenza di certi drammi semplicemente con l'arte? «La mia è un'iniziativa universale, apolitica. E concreta. Perché quando a primavera 2026 esporrò le mani, la gente potrà acquistarle a un prezzo simbolico. E tutto il ricavato andrà devoluto ad associazioni certificate che operano in territori bellici. E poi io credo che le coscienze si svegliano solo quando si continua a parlare di determinati temi. Con insistenza. E io intendo farlo».
«Gaza come la Mesolcina» – Clyo ha 40 anni, è assistente veterinaria e ha due figli di 13 e 17 anni. «Sono una che non dorme di notte quando pensa alle mostruosità del mondo. Mi sono detta che noi siamo davvero fortunati e non ce ne rendiamo conto. Un giorno mi sono messa a riflettere sulla grandezza della Striscia di Gaza. È di circa 360 chilometri quadrati. Molto simile alla Mesolcina. Solo che c'è una netta differenza».
Colore d'impatto – Il rosso, che a prima vista potrebbe ricordare il sangue, è stato scelto in realtà per la sua visibilità. Perché è un colore d'impatto. L'installazione di Clyo potrebbe sorgere lungo la pista ciclabile che da Grono porta a Castione. «Questo è il mio sogno. Vedremo cosa decideranno le autorità. Dal Municipio di Roveredo ho già ricevuto una risposta positiva».
«Qualcosa di unico» – Intanto l'artista si gode il consenso di tante altre istituzioni. «Le scuole mesolcinesi e ticinesi si stanno mobilitando in massa. Sono davvero contenta. Ricevo mani anche da scuole estere: ad esempio dalla Moldavia, dalla Romania e dal Brasile. Sta nascendo qualcosa di bello. Di unico».






