Le mele non sono tutte uguali: «Ne conserviamo più di 200 varietà e molte sono ticinesi»



Un viaggio nel meleto capriaschese di ProFrutteti, una gemma nostrana che merita di essere scoperta.
Un viaggio nel meleto capriaschese di ProFrutteti, una gemma nostrana che merita di essere scoperta.
TESSERETE - Uno scrigno del tesoro a cielo aperto, immerso nel verde e abbracciato dalle montagne. Cosa conserva? Una sessantina di piante di antiche varietà locali di mele e pere. Stiamo parlando del Frutteto Conservativo Nava, a Tesserete, che sui suoi dolci pendii ospita mele autoctone, capriaschesi e ticinesi.
Quello che abbiamo visitato, accompagnati dall'ingegnere ambientale Misha Heubi, è solo una delle maglie di una rete più grande che ha permesso di recuperare e preservare più di 250 varietà di frutta, soprattutto mele.
«L'obiettivo principe dell'associazione, fondata nel 2006, è quello innanzitutto di conservare queste specie per poi farle conoscere alla popolazione, attraverso una serie di attività», ci racconta.
Non tutte le mele sono uguali: «In Svizzera ce ne sono circa 1'500 varietà, ognuna con le sue caratteristiche ben precise: forma, colore ma soprattutto di utilizzi. Ci sono quelle che si prestano alla cottura, quelle che danno il meglio di sé se vengono mangiate fresche e quelle che invece si prestano di più alla conservazione ed erano in grado di “durare” più a lungo», continua Heubi.
Fra le varie attività di ProFrutteti c'è anche “Pianta il tuo albero”, sostenuta da Ticinonline, che si è tenuta lo scorso dicembre: «Lo scopo di questa iniziativa è quello di ridare alla popolazione queste antiche varietà, piantandole poi nei loro giardini», conclude.