«La qualità ha un prezzo»

Secondo inverno targato Artioli nella località del Moesano. Il direttore dell'Ente Turistico: «Cerchiamo clienti che ci valorizzino».
SAN BERNARDINO - Lo scorso anno la "grande riapertura" degli impianti sciistici aveva fatto clamore. Ma era arrivata un po' così. Quasi al fotofinish. L'inverno 2024/ 2025 di San Bernardino invece può essere definito come il primo davvero programmato. «Con tanto di villaggio natalizio e di eventi spalmati durante le festività», precisa Christian Vigne, direttore dell'Ente Turistico Regionale del Moesano.
Qual è il clima attuale?
«C'è curiosità. Parecchia gente viene da noi perché c'è più offerta rispetto al passato. Al momento c'è poca neve e grazie all'innevamento programmato è aperto solo l'impianto di Pian Cales, in paese. Ma durante le vacanze di Natale sappiamo che San Bernardino attrae sempre per il suo carattere montano».
Ormai del progetto Artisa si parla da tempo. In cosa si vede la mano di Artioli?
«È una questione emotiva. Si percepisce che qualcosa sta cambiando. Chi si occupa di ristorazione e commercio ha capito che la destinazione sta prendendo una direzione ben precisa».
Si sta alzando il target dei vostri avventori?
«L'obiettivo è dichiarato: vogliamo accogliere persone che generino un'economia di valore. Non abbiamo bisogno di turisti che vengono qui e non lasciano nulla. Noi facciamo il massimo per garantire qualità ed è giusto che tutti contribuiscano, anche i visitatori».
A qualcuno i prezzi che si stanno lentamente alzando danno fastidio.
«Il discorso è questo: a San Bernardino si stanno facendo investimenti economici importanti. Anche a livello di strutture alberghiere o di attrazioni per la stagione estiva. Uno standard di livello comporta costi, ed è naturale che questo si rifletta sui prezzi».
Non c'è il rischio che San Bernardino diventi una meta élitaria?
«No. Nessuno intende esagerare. Si vogliono fare le cose corrette però. Vogliamo puntare su una clientela che premi la qualità, garantire salari equi ai dipendenti e mantenere uno standard credibile. La qualità ha un prezzo. Uno non può pensare di venire a San Bernardino, villaggio che vive praticamente solo di turismo, senza contribuire in alcun modo. Alcuni brontolano, certo. Ma in generale tanti nostri ospiti capiscono il valore di questo approccio».
Prima ha accennato al villaggio natalizio marchiato Winterland.
«Questo collegamento con la Piazza Grande di Locarno è qualcosa di nuovo. Il palinsesto musicale è di spessore. Basti pensare alla presenza di Bastian Baker. Creerà sicuramente movimento serale, anche all'aperto».











