«È un taglio massiccio, indiscriminato e ingiusto»



Una folla in Piazza Governo per far sentire la propria voce contro il taglio alle pensioni statali
Una folla in Piazza Governo per far sentire la propria voce contro il taglio alle pensioni statali
BELLINZONA - Come già avvenuto lo scorso settembre, i dipendenti statali sono tornati in gran numero a scendere in strada a Bellinzona per manifestare contro il tanto discusso taglio delle pensioni dovuto alle difficoltà dell'Istituto di Previdenza del Canton Ticino.
L'evento, anche in questo caso, è stato promosso dalla Rete per la Difesa delle Pensioni (ErreDiPi), la cui volontà è quella di impedire «un'ulteriore diminuzione delle rendite del 20%, dopo il taglio del 20% già subito nel 2012», hanno scritto i membri in una nota. A sostenere il gruppo anche sindacati e associazioni, che ribadiscono la ferma opposizione alla diminuzione delle rendite.
Per combattere questo taglio definito «massiccio, indiscriminato e ingiusto», anche perché significa un calo delle rendite «di circa il 40% nello spazio di un decennio», la Rete ErreDiPi ha proposto in piazza e consegnato una risoluzione alla Presidente del Gran Consiglio, Luigina La Mantia.
«È per questa ragione siamo tutte e tutti qui, poiché è proprio dalle autorità che ci governano e che legiferano che attendiamo, con celerità, la presentazione e l’approvazione di misure concrete che impediscano un’ulteriore diminuzione delle rendite», hanno dichiarato in piazza gli organizzatori.
La risoluzione della rete ErreDiPi
- Ribadiamo la nostra opposizione a qualsiasi diminuzione delle rendite IPCT.
- Ci opponiamo a una diminuzione del tasso di conversione così come prospettato dal CdA dell’IPCT: la conseguenza automatica sarebbe infatti una diminuzione delle rendite a partire dall’1.1.2024
- Chiediamo una discussione – pubblica, a breve termine e che implichi anche gli assicurati – sulla situazione della cassa e le sue prospettive, alla luce dell’evoluzione in atto di alcuni parametri economico-finanziari decisivi (aumento dei rendimenti delle obbligazioni della Confederazione; aumento dei tassi di interesse).
- Rivendichiamo la presenza di una delegazione dell’ErreDiPi al tavolo dei negoziati avviati tra sindacati e Consiglio di Stato lo scorso 21 novembre sul tema delle pensioni IPCT.
- Vogliamo che le proposte e le disponibilità del governo su come evitare la diminuzione delle rendite (anche in presenza di un’eventuale diminuzione del tasso di conversione) siano presentate al più tardi entro la fine di febbraio del 2023.
- Condanniamo i tentativi di intimidazione messi in atto dal Governo attraverso la procedura disciplinare avviata contro due membri della Rete ed esprimiamo loro la nostra piena solidarietà.
- Convochiamo una nuova assemblea ErreDiPi per il prossimo mercoledì 18 gennaio 2023 al fine di preparare la nuova fase di mobilitazione.






































