I tagli del Consiglio federale scontentano (un po') tutti

Sono tante le reazioni preoccupate alle decisioni prese oggi dal Governo: da Swiss Olympic all'ATA, passando da associazioni che difendono Swissinfo.
BERNA - I tagli di 2,4 miliardi per il 2027 (che poi saliranno a 3 miliardi nel biennio 2028-2029) imposti oggi dal Consiglio federale hanno fatto storcere più di un naso.
Particolarmente preoccupata è Swiss Olympic che fa notare come vengano messi in pericolo «più di 17 milioni di franchi per lo sport svizzero». In particolare l'associazione «si oppone fermamente» alla scelta di tagliare i contributi alla Concezione degli impianti sportivi di importanza nazionale (CISIN) e alle manifestazioni sportive ricorrenti. «Entrambe - ricorda Swiss Olympic - svolgono un ruolo importante per lo sport svizzero e devono assolutamente essere preservate. Lo stesso vale per l’aiuto indiretto alla stampa per le riviste destinate ai membri».
Anche l'Associazione traffico e ambiente (ATA) osserva «con grande inquietudine» i tagli «drastici» imposti ai trasporti pubblici. «Ridurre i fondi destinati ai trasporti pubblici e alle offerte di mobilità sostenibile - precisa l'organizzazione - mette a rischio i progressi urgentemente necessari in materia di protezione del clima e colpisce direttamente la popolazione. È assolutamente necessario un cambio di rotta».
Anche lo stop ai contributi finanziari per Swissinfo (l'offerta della SSR destinata all'estero) non è piaciuto. In una petizione congiunta, l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Soliswiss, Educationsuisse, Suisseculture, la Società svizzera di scienze della comunicazione e dei media (SACM) e il Sindacato dei media (SSM) invitano infatti il Parlamento a respingere i tagli proposti. «Tali misure - precisa quest'ampia coalizione di associazioni e organizzazioni - rappresentano una minaccia concreta per la sopravvivenza di Swissinfo, la piattaforma che assicura all’estero un’informazione sulla Svizzera in dieci lingue, con una copertura giornalistica indipendente e basata sui fatti. Sopprimere il contributo federale al mandato d’informazione per l’estero sarebbe un segnale fatale, proprio in un momento in cui la disinformazione dilaga».
LE REAZIONI DEI PARTITI:
Il PLR sostiene il pacchetto di sgravio 2027 del Consiglio federale, proposto per frenare «il continuo aumento» delle spese federali. «È giusto seguire la linea "spendere solo quanto si guadagna"», precisa il partito. «Il Consiglio federale dà prova di responsabilità proteggendo così il ceto medio e i pensionati dagli aumenti delle imposte». Il PLR ritiene però «inaccettabile» il fatto che il Governo mantenga l'imposta sugli averi di vecchiaia. «La popolazione - conclude il partito - si è già opposta con forza a questa proposta ingiusta. È sbagliato attingere ai fondi privati delle casse pensioni per fare concessioni alla sinistra».




