Proteggere la proprietà intellettuale da abusi dell'IA, il Nazionale dice sì

Obiettivo: garantire che l'utilizzo dei contenuti avvenga solo previa autorizzazione dei titolari dei diritti d'autore, senza deroghe. La palla passa ora al Consiglio degli Stati
BERNA - Il Consiglio nazionale ha approvato oggi una mozione della "senatrice" Petra Gössi (PLR/SZ) per rafforzare la protezione dei contenuti mediatici e delle opere creative contro l'uso da parte dell'intelligenza artificiale (IA). L'obiettivo è garantire che l'utilizzo dei contenuti da parte delle IA avvenga solo con l'autorizzazione dei titolari dei diritti d'autore, senza deroghe.
La mozione nasce dalla crescente preoccupazione per il rapido sviluppo dell'IA, che mette a rischio la proprietà intellettuale, fondamentale in Svizzera, e interessa non solo gli autori e i creativi, ma anche il settore dei media.
Il Consiglio nazionale ha approvato la mozione con alcune modifiche, ritenendo il testo originale troppo rigido e con margini di manovra limitati per l'attuazione. La relatrice commissionale, Estelle Revaz (PS/GE), ha sottolineato l'importanza di trovare soluzioni pragmatiche compatibili a livello internazionale, che tutelino la creazione umana e la competitività della Svizzera.
Nonostante alcune critiche sull'opportunità del provvedimento prima della strategia nazionale sull'IA prevista per il prossimo anno, la mozione è stata approvata con 121 voti favorevoli, 66 contrari e 8 astensioni. Ora toccherà al Consiglio degli Stati pronunciarsi sulla modifica.