L'UDC non molla: sulle pensioni d'oro dei consiglieri di Stato deciderà il popolo

La sezione grigionese del partito ha deciso all'unanimità di mantenere l'iniziativa, rifiutandosi di ritirarla a favore del controprogetto del Governo.
COIRA - L'UDC grigionese ha deciso all'unanimità di mantenere l'iniziativa "Basta con il paracadute dorato per i membri del Governo", con la quale intende abolire la pensione a vita agli ex consiglieri di Stato. All'assemblea dei delegati di a Poschiavo di martedì sera, i democentristi hanno ribadito il rifiuto di ritirare il testo a favore del controprogetto proposto dal Governo, giudicato inefficace. Si andrà quindi alle urne.
Lo comunica la sezione retica dell'Unione democratica di centro in una nota odierna. «I consiglieri di Stato devono essere ben pagati durante il mandato, ma è inaccettabile che incassino anche dopo rendite superiori a 100'000 franchi l'anno», ha dichiarato il presidente cantonale e consigliere nazionale Roman Hug, citato nel comunicato.
«In seguito all'informazione che abbiamo dato e alle motivazioni a favore dell'iniziativa è stato deciso all'unanimità di non ritirarla», ha detto dal canto suo la granconsigliera UDC poschiavina Gabriela Menghini-Inauen ai microfoni della trasmissione Grigioni Sera della RSI di ieri.
Si andrà alle urne
Anche il controprogetto, presentato a marzo dal Governo grigionese, prevede l'abolizione del vitalizio ai membri del Governo, ma verrebbe sostituito da una pensione limitata nel tempo. Un testo ritenuto troppo debole dai democentristi, si legge nella nota.
L'iniziativa, così come il controprogetto, verranno quindi sottoposti al voto popolare. Se venissero approvati, le nuove norme si applicherebbero a partire dalla legislatura 2027-2031.
Sì a valore locativo, no a Id-e - La sezione grigionese del partito ha inoltre dato luce verde a due altre raccomandazioni di voto: sì all'abolizione del valore locativo, considerato un'imposizione ingiusta per i proprietari di case, e no alla nuova Legge federale sul mezzo d'identificazione elettronico e altri mezzi di autenticazione elettronici (legge sull'Id-e, LIdE), criticata per i rischi di controllo statale e di protezione dei dati.
Sul piano interno, Martin Berthod è stato eletto nuovo cassiere della direzione del partito, mentre Walter Hegner ha cessato dopo dodici anni di attività, prosegue la nota.
Il 4 dicembre si terrà l'assemblea nominativa per le candidature UDC in vista delle elezioni del Governo del prossimo anno, ha anticipato Menghini-Inauen a Grigioni Sera.

