Cassis: «Con l'Italia inaugurato un nuovo capitolo»

Percepita come un vicino distante e spesso problematico, negli ultimi anni i rapporti si sono consolidati
BERNA - Per la Svizzera, «l'Italia è il nostro secondo partner commerciale in Europa e il quarto a livello mondiale. Condividiamo la frontiera più lunga e la comunità italiana in Svizzera è la più numerosa. Eppure, lo sapete tutti, per molto tempo l'Italia è stata percepita come un vicino distante e spesso problematico», ha detto il consigliere federale Ignazio Cassis aprendo la Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori svizzeri a Berna.
«Negli ultimi anni abbiamo voltato pagina, abbiamo svuotato i cassetti dalle questioni pendenti. Abbiamo rafforzato la collaborazione ministeriale e consolidato rapporti di fiducia. La visita di Stato del Presidente Mattarella nel 2022 ha segnato un momento culminante che si riflette oggi in una cooperazione diretta ed efficace», ha aggiunto il ticinese.
«Questi risultati non si comprendono senza il fattore culturale e il fatto che oggi l'italianità sia parte integrante anche del governo federale rafforza lo sguardo verso sud, verso quel Mediterraneo che continua a modellare la nostra storia», ha sottolineato.
Tajani: Svizzera paese prioritario - «L'anno scorso il nostro interscambio è stato di 46 miliardi di euro, cresciuto nei primi sei mesi di quest'anno di oltre l'8%. Sono numeri che confermano la bontà della mia decisione di inserire la Svizzera tra i paesi prioritari del piano per l'export nei paesi extra Ue ad alto potenziale che ho lanciato nel mese di marzo», ha dal canto suo detto il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, nel quadro dello stesso evento.
«Sul piano bilaterale c'è un'assoluta solidità dei rapporti economici tra i nostri due Paesi. L'Italia è un Paese stabile, ha un governo che all'interno dell'Unione europea è forse il più stabile di tutti. Andremo avanti e questo è anche un messaggio positivo per chi vuole venire a investire in Italia. Nelle prossime settimane la nostra ambasciata, insieme a Cassa depositi e prestiti, organizzerà a Zurigo un incontro riservato agli imprenditori svizzeri che vogliono venire ad investire nel nostro Paese», ha aggiunto Tajani.
«Circa il 35% del nostro interscambio è concentrato sul farmaceutico, un settore ad altissimo valore aggiunto e vogliamo fare ancora di più e rafforzare ulteriormente i nostri rapporti in settori strategici ad elevata tecnologia. La tecnologia italiana è impiegata negli F-35 destinati alla Svizzera» e «penso anche alle energie: sono molto lieto dell'interesse svizzero verso il corridoio meridionale dell'idrogeno», ha evidenziato il vicepremier.
Relazioni strette e amichevoli - «Essere qui è per me un modo per sottolineare l'eccellenza dei rapporti politici ed economici tra il governo italiano e la Svizzera e noi vogliamo avere relazioni sempre più strette ed amichevoli», ha sottolineato Tajani.
«In un mondo fuori asse la nostra forte amicizia è ancora più preziosa. Il nostro confine non ci deve dividere, ma ci deve unire», ha detto ancora.