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SVIZZERA

Addio al tetto per le coppie sposate? Ecco chi guadagna davvero dalla riforma AVS

La proposta del Centro di eliminare il tetto per le coppie sposate non convince tutti. Stando a delle proiezioni preliminari ne beneficerebbero solo i coniugi benestanti
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Addio al tetto per le coppie sposate? Ecco chi guadagna davvero dalla riforma AVS
La proposta del Centro di eliminare il tetto per le coppie sposate non convince tutti. Stando a delle proiezioni preliminari ne beneficerebbero solo i coniugi benestanti

BERNA - Nel corso della prossima sessione estiva delle Camere federali si discuterà intensamente del futuro finanziamento dell’AVS, in particolare in vista della 13a mensilità già approvata e dell’eventuale approvazione dell’iniziativa del Centro, che mira a eliminare la cosiddetta "penalizzazione matrimoniale". Sulle pagine della SonntagsZeitung si fa il punto della situazione.

Attualmente, le coppie sposate ricevono una rendita AVS massima pari al 150% di quella individuale, mentre le coppie non sposate possono arrivare fino al 200%. Una disparità che il presidente del Centro, Gerhard Pfister, definisce discriminatoria, chiedendo parità di trattamento per tutte le coppie, indipendentemente che siano sposate o meno.

Il costo della riforma - Abolire il tetto per le coppie sposate costerebbe circa 3,6 miliardi di franchi all’anno. Per coprire tale spesa, la Commissione sociale del Consiglio degli Stati propone di aumentare l’IVA fino a un punto percentuale e i contributi AVS fino a 0,8 punti percentuali. Questo significherebbe un aggravio per l’intera popolazione, inclusi i redditi più bassi, che contribuirebbero in proporzione al proprio reddito o ai propri consumi.

Ma chi ci guadagnerebbe davvero? - Secondo uno studio dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), i principali beneficiari della riforma sarebbero le coppie sposate con un reddito congiunto superiore a 181’440 franchi annui. Se la riforma fosse già in vigore nel 2024, queste coppie avrebbero ricevuto un incremento della rendita AVS pari a 613 franchi a persona.

Complessivamente, sono circa 94’000 i pensionati sposati che avrebbero potuto beneficiare del massimo aumento previsto. Al contrario, ben 245’000 pensionati coniugati non otterrebbero alcun vantaggio: le loro rendite sono talmente basse da non raggiungere il tetto attuale e, di conseguenza, non sarebbero toccate dalla riforma. Si tratta spesso di pensionati con lacune contributive o residenti all’estero, ma anche di oltre 103’000 coppie sposate in Svizzera con redditi inferiori ai 90’000 franchi annui.

Tra questi due estremi si colloca la maggioranza: circa 400’000 pensionati vedrebbero un incremento mensile tra i 50 e i 300 franchi, mentre 300’000 riceverebbero tra i 300 e i 600 franchi.

Prestazioni complementari a rischio - Un altro effetto collaterale della riforma riguarda le prestazioni complementari (PC). Attualmente, circa 31’000 coppie sposate ricevono queste prestazioni. Con l’aumento delle rendite AVS, 13’000 di loro vedrebbero effettivamente crescere la pensione. Tuttavia, per la maggior parte si tratterebbe di un gioco a somma zero, poiché l’incremento verrebbe compensato da una riduzione delle PC. In 1’800 casi, le coppie perderebbero addirittura il diritto alle PC.

Una riforma per pochi - In totale, oltre la metà dei pensionati svizzeri non trarrebbe alcun beneficio dalla riforma: sono persone sole, vedove o divorziate, e quindi non soggette alla penalizzazione matrimoniale.

Il Consiglio federale esprime forti riserve nei confronti dell’iniziativa del Centro. Nella sua valutazione, mette in guardia contro una redistribuzione al contrario: verrebbero infatti favoriti i pensionati coniugati e benestanti, a scapito di chi ha redditi più bassi. Il governo sottolinea che i contributi necessari per finanziare l’abolizione del tetto colpirebbero anche i più poveri, che verrebbero “relativamente più gravati” rispetto ai ricchi. Il risultato sarebbe un indebolimento della solidarietà all’interno del sistema AVS.

Gerhard Pfister ribatte, definendo l’iniziativa una questione di “giustizia e correttezza”, e sostenendo che lo Stato deve trattare tutte le coppie allo stesso modo, senza discriminare in base allo stato civile.

L’iniziativa del Centro intende porre fine a una disparità effettiva, ma il prezzo da pagare – soprattutto in termini di redistribuzione – suscita dubbi crescenti. I veri beneficiari sarebbero le coppie benestanti, mentre le fasce economicamente più deboli dovrebbero contribuire a un cambiamento da cui non trarrebbero alcun vantaggio. Una dinamica che pone interrogativi sull’equità del sistema previdenziale e sulla sostenibilità del principio di solidarietà che ne è alla base.

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COMMENTI
 

boro 4 mesi fa su tio
Mettete un tetto massimo oltre quel guadagno trarrebbe alcun beneficio dalla riforma. (tolgo al ricco per darlo ai poveri)

Romoletto 4 mesi fa su tio
Dai con quello che aumenta la Cassa Malati ogni anno siamo a parlare di aria fritta in quel di Berna. O aumenti la pensione o congeli la cassa malati .

paolo Galbani 4 mesi fa su tio
tutti uguali noo?

Damhabhia 4 mesi fa su tio
Risposta a paolo Galbani
Giusto

Kelt 4 mesi fa su tio
Incredibile come le tentino tutte per affossarla. Il punto è che: i conviventi, i divorziati ecc. percepiscono già il 200%! L'assurdo è che se si dovesse divorziare dalla moglie a 64 anni si prenderebbe il 200%. Quindi spiegatemi perché devono essere danneggiate solo le coppie sposate? La bufala poi che avvantaggerebbe sol i benestanti è fantastica. Perché una coppia che ha svolto per una vita lavori pagati in modo modesto potrebbe prendere 3'000 fr. di AVS (1'500 +1'500) però gliene tolgono 750 al mese perché sposati... Se a voi 9'750 fr. l'anno di decurtazione sembrano pochi per una coppia che già non prende molto...

Romoletto 4 mesi fa su tio
Risposta a Kelt
Sì poi per dare la tredicesima hanno aspettato quasi tre anni.

Damhabhia 4 mesi fa su tio
Risposta a Kelt
Non è così, le coppie sposate possono percepire al massimo il 150 % della rendita massima AVS, quindi 3780 chf mese, chi convive in caso di decesso non ha prestazioni da parte del 1 pilastro, vuol dire che non percepisce nessuna rendita vedovile. Trovo giusto che chi è sposato non deve essere penalizzato, ma anche chi convive dovrebbe avere gli stessi diritti.

Damhabhia 4 mesi fa su tio
Risposta a Kelt
Kelt, non so perché hai quella decurtazione, ne quanto percepisci di rendita e non ho niente in contrario contro di te, dico solo quello che è legge, il plafonamento si applica solo se entrambi i coniugi percepiscono nell'insieme oltre 3780 chf mensili

Kelt 4 mesi fa su tio
Risposta a Damhabhia
Possono percepire il 150% di qualunque rendita...nel mio esempio hai la decurtazione di 750fr. x 13 mensilità in una persona sposata che prende 1'500 fr. di AVS. Non proprio la rendita massima. Che dici? Per quanto riguarda le prestazioni (che peraltro sono sempre meno erogate vista l'aspettativa di vita e la % di divorzi) non mi pare di aver detto di essere contrario. Anzi. Quello che è certo, ora come ora, è che se si divorzia in maniera fittizia a 63 anni e si ha il massimo di AVS, si predono circa 15'600 fr. IN + all'anno...dimmi se ti sembra una cosa normale. Tutto qui

Maverik 4 mesi fa su tio
Io ho lavorato tutta la vita, mia moglie pure, so che AVS è il primo pilastro sociale ma credo non sia giusto che dobbiamo rinunciare a questo 200% solo perché ci saranno tanti altri pensionati che non arriveranno a questo tetto massimo. Ci siamo impegnati tutta la vita e siamo legalmente sposati… non vedo perché non dovremmo avere anche noi qualche facilitazione in piu
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