Contributi salariali per la 13esima AVS? «Un attacco a ceto medio e PMI»

Lo sostiene il PLR. Di altro avviso l'USS che lo definisce «un passo in avanti verso un finanziamento solido»
BERNA - La Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS-S) del Consiglio degli Stati ha prevede che per il finanziamento della 13esima AVS non solo sarà necessario aumentare l'imposta sul valore aggiunto, ma anche un incremento dei contributi salariali. A seguito dell'annuncio, sono diverse le prese di posizione da parte di partiti e associazioni di categoria.
Il PLR: «Attacco frontale a ceto medio e PMI» - A cominciare dal PLR che accusano «PS e Centro di fare razzia nelle tasche di ceto medio e PMI». «Fin da subito - scrivono - devono prepararsi a salari più bassi e prezzi più alti: nell'ambito del progetto di finanziamento per la 13a AVS, il PS e il Centro hanno deciso di ampliare ulteriormente l'AVS. Invece dei 5 miliardi previsti, l'AVS dovrebbe essere aumentata di quasi 9 miliardi. L'aumento sarà finanziato attraverso maggiori detrazioni salariali e con un aumento dell'imposta sul valore aggiunto».
«Non è accettabile aumentare le trattenute salariali - dice il presidente del PLR Thierry Burkart nella nota stampa -. La pressione sulla nostra economia sta aumentando notevolmente in questi giorni. Il PLR non è disposto a mettere a rischio migliaia di posti di lavoro». Questo patto di centro-sinistra è irresponsabile. Finora si poteva contare su una maggiore lungimiranza da parte dei partiti presenti in Consiglio federale. “Se questo mercanteggiamento tra Centro e PS continua, prendo atto che i tempi sono evidentemente cambiati. Combatteremo con tutte le nostre forze contro questo attacco al ceto medio e alle PMI».
L'USS: «Un primo passo positivo» - D'altro avviso è l'Unione sindacale svizzera (USS) che definisce la proposta della CSSS-S come «un primo passo positivo verso un finanziamento solido della 13esima rendita AVS». Nella nota diffusa si legge: «L'Unione sindacale svizzera (USS) accoglie con favore le chiare decisioni adottate dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica del Consiglio degli Stati (CSSS-CE) a favore di un solido finanziamento della 13a rendita AVS. Un anno fa il popolo svizzero ha votato chiaramente a favore di un'AVS forte. Da qui la necessità di un finanziamento che sia il più possibile di sostegno, preservando al contempo il potere d'acquisto. È il caso delle decisioni odierne relative alla 13a pensione AVS». E aggiunge: «La Commissione raccomanda un finanziamento misto, solido e solidale, suddiviso in più fasi e rispettoso del potere d'acquisto. Il finanziamento parziale attraverso i contributi dei dipendenti ha una sua legittimità, consentendo il riequilibrio sociale. Questo aumento dei contributi sarà indolore anche per la popolazione».
Secondo l'USS, il CSSS-CE «si è assunto le proprie responsabilità garantendo la copertura delle esigenze finanziarie a medio termine dell'AVS. È un suo merito aver abbandonato la tattica del salame, che consisteva nel lasciare che l'AVS affondasse in deficit per poi rimettersi in carreggiata più tardi con un aumento dell'età pensionabile, che la popolazione non aveva voluto alle urne. L'USS si adopererà affinché la decisione odierna venga approvata dal plenum del Consiglio degli Stati».