«Svizzera fuori dall’OMS»

Lorenzo Quadri vuole seguire la via delineata da Donald Trump
BERNA - Una mozione per chiedere al Consiglio federale di avviare la procedura di uscita della Svizzera dall'Organizzazione mondale della sanità (OMS). È quella inoltrata dal consigliere nazionale per la Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri.
«Nel corso degli anni - scrive nel testo - il budget dell’OMS è costantemente aumentato, e aumenterà ancora in futuro. Basti pensare che, se il 13° programma di lavoro disponeva di 5.84 miliardi di dollari, per il 14° (2025-2028) ne sono previsti 11.13. Parallelamente, l’OMS intende accrescere il proprio potere per il tramite dell’Accordo globale sulle pandemie e della revisione del Regolamento sanitario internazionale (RSI). L’adesione della Svizzera alla revisione del RSI si trova al momento in consultazione. Il CF dovrà presentare un rapporto sul tema. Tramite l’Accordo globale sulle pandemie e la revisione del RSI, l’OMS imporrà le proprie politiche sanitarie agli Stati membri, a detrimento della loro sovranità nazionale».
Insomma per Quadri potrebbero essere risparmiate «decine di milioni di franchi», considerando che «la Svizzera è un’importante finanziatrice dell’OMS».
E siccome il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l'abbandono dell'OMS per il 22 gennaio 2026, invita il Consiglio federale a fare lo stesso. «Alla fine dello scorso mese di gennaio, l’Unione democratica federale (UDF) ha lanciato una petizione che chiede l’uscita della Svizzera dall’OMS. La petizione ha raccolto oltre 30mila sottoscrizioni in un paio di settimane: segno della preoccupazione crescente della popolazione nei confronti del ruolo e dell’influenza dell’OMS nelle politiche nazionali. La Svizzera deve allontanarsi da organizzazioni sovranazionali che interferiscono con la sovranità nazionale. L’OMS è una di queste».