Ora è definitivo: ecco come verrà versata la 13esima AVS

Una volta all'anno, nel mese di dicembre. L'inizio? Il prossimo anno.
BERNA - Ora è definitivo: la 13esima AVS verrà versata una volta all'anno, nel mese di dicembre. Dopo il Consiglio degli Stati in dicembre, oggi anche il Nazionale ha infatti approvato - all'unanimità - la legge d'applicazione dell'iniziativa popolare "per una 13esima mensilità AVS". La questione del finanziamento sarà regolata ulteriormente.
La modifica della Legge federale sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) adottata in data odierna è uguale in tutto e per tutto al Disegno 1 del Messaggio dal Consiglio federale di ottobre. Questo si occupa principalmente degli aspetti tecnici relativi al versamento della nuova mensilità.
Oltre a prevedere il versamento di una unica tredicesima mensilità in dicembre (dopo la votazioni si era parlato della possibilità di versare un supplemento ogni mese, ndr.), la revisione della LAVS precisa nero su bianco che il suo ammontare non sarà preso in considerazione nel calcolo del reddito che determina la concessione di prestazioni complementari.
Sebbene la revisione della legge non lo precisi, la tredicesima AVS verrà versata per la prima volta nel dicembre 2026. Lo ha garantito in aula la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.
A nome della commissione, Samira Marti (PS/BL) ha poi precisato che la tredicesima sarà versata unicamente agli assicurati che nel mese di dicembre hanno diritto a una rendita di vecchiaia. Ciò significa che chi muore tra gennaio e novembre, o i loro eredi, non hanno diritto a tale prestazione. In questo modo il costo della riforma è ridotto di 80 milioni di franchi all'anno.
Durante le discussioni Léonore Porchet (Verdi/VD) ha chiesto di estendere la tredicesima anche alle prestazioni supplementari versate alla generazione transitoria di donne colpite all'aumento dell'età pensionabile. Per la vodese si tratta di un'ingiustizia.
La maggioranza (113 voti a 78) ha però seguito il relatore commissionale Benjamin Roduit (Centro/VS) che ha ricordato come tale supplemento non faccia parte della rendita, si tratta invece di una compensazione versata al di fuori dell'AVS. I costi supplementari sarebbero di 20 milioni, ha aggiunto la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider precisando che la proposta va però bocciata per motivi giuridici, non finanziari.
Il Disegno 1 è pronto per le votazioni finali.
Finanziamento
Come detto, la questione del finanziamento sarà trattata ulteriormente. Nel suo messaggio, nei Disegni 2 e 3, il Consiglio federale propone di finanziare la tredicesima - i cui costi sono stimati a 4,2 miliardi di franchi al momento della sua introduzione nel 2026, di cui circa 850 milioni a carico della Confederazione - con un innalzamento dell'imposta sul valore aggiunto di 0,7 punti percentuali, ha ricordato Marti.
L'aliquota normale IVA passerebbe così dall'attuale 8,1% all'8,8%, quella speciale per il settore alberghiero dal 3,8 al 4,2% e quella ridotta per i beni di consumo giornaliero dal 2,6 al 2,8%. Tale aumento sottostà a referendum obbligatorio.
Parallelamente all'aumento dell'IVA, il Consiglio federale propone di ridurre il contributo della Confederazione alle spese dell'AVS. Il 1° gennaio 2020, con l'entrata in vigore della Riforma fiscale e il finanziamento dell'AVS (RFFA), il contributo della Confederazione è stato aumentato dal 19,55 al 20,2%. Ora il Governo chiede di riportalo al 19,5%. In questo modo la Confederazione si assumerebbe circa 450 milioni di franchi di spese supplementari invece degli 850 citati.
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati, dove si trovano attualmente i Disegni 2 e 3, ha però ritenuto, contrariamente al governo, che non ci sia fretta di agire. A suo dire, lo stato del fondo di compensazione AVS non peggiorerà seriamente fino al 2029.
Di conseguenza, il Parlamento ha e deve prendersi il tempo necessario per effettuare un'analisi approfondita delle varie forme di finanziamento possibili. Così facendo potrà tenere conto della profonda riforma del sistema AVS, che il Consiglio federale dovrebbe licenziare entro la fine del 2026.