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SVIZZERA

Guerra commerciale: «Nessuna conseguenza per la Svizzera»

La ministra delle finanze si è detta fiduciosa
20 Minuten
Fonte Ats
Guerra commerciale: «Nessuna conseguenza per la Svizzera»
La ministra delle finanze si è detta fiduciosa
BERNA - La Svizzera non subirà conseguenze dalla guerra commerciale che si profila tra gli Stati Uniti e l'Unione europea: la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter se n'è accertata durante un incontro del G20 in Sudafrica, ha indicato lei stes...

BERNA - La Svizzera non subirà conseguenze dalla guerra commerciale che si profila tra gli Stati Uniti e l'Unione europea: la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter se n'è accertata durante un incontro del G20 in Sudafrica, ha indicato lei stessa a Keystone-ATS.

«Sono molto fiduciosa» sul fatto che le misure di ritorsione che l'UE rischia di adottare nei confronti degli USA di Donald Trump non si ripercuoteranno sulla Svizzera, ha affermato oggi la presidente della Confederazione all'agenzia a margine della riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali a Città del Capo. «Secondo le mie informazioni non ci saranno conseguenze per la Svizzera».

Il collega polacco Andrzej Domanski, il cui paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dell'UE, ha assicurato oggi che le eventuali misure decise da Bruxelles non toccheranno la Confederazione.

Il collega polacco Andrzej Domanski, il cui paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dell'UE, ha assicurato oggi che le eventuali misure decise da Bruxelles non toccheranno la Confederazione. Berna non verrà però completamente risparmiata, ha avvertito la Keller-Sutter: potrebbero ad esempio essere toccate le catene d'approvvigionamento.

Dall'entrata in carica di Trump in gennaio la presidente della Confederazione ha moltiplicato gli incontri con rappresentanti dell'UE per assicurarsi che la Svizzera non si ritroverà nel mezzo della guerra commerciale. Berna vuole evitare ad ogni prezzo di subire le misure e contromisure che Washington e Bruxelles rischiano di introdurre.

La Keller-Sutter non ha ancora potuto parlare con il suo omologo americano, il segretario al Tesoro Scott Bessent. Nessun rappresentante del governo statunitense è presente a Città del Capo. Bessent ha tuttavia partecipato a una riunione del G7 in videoconferenza. «Si tratta del primo contatto», ha commentato la sangallese: finora la responsabile del Dipartimento federale delle finanze (DFF) e i suoi omologhi di altri paesi non erano riusciti a stabilire un collegamento con l'amministrazione americana.

Interrogata sulla partenza dei capi dell'Esercito Thomas Süssli e del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Christian Dussey, la Keller-Sutter ha affermato di non vedere una crisi all'interno dell'Amministrazione federale. «Se c'è una continuità in Svizzera, è all'interno dell'Amministrazione federale - ha affermato -. Ogni capo ufficio ha dei vice».

La 61enne ha spiegato di aver appreso la notizia martedì, il giorno in cui è stata rivelata dai media. Interrogata sulle voci secondo cui la fuga di notizie alla stampa provenisse dal suo dipartimento, la responsabile del DFF ha dichiarato di non voler commentare.

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