Firmato l'accordo di libero scambio tra AELS e Thailandia

L'intesa è stata sottoscritta dal consigliere federale Guy Parmelin.
DAVOS (GR) - L'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte anche la Svizzera, e la Thailandia hanno firmato oggi a Davos (GR) un accordo di libero scambio, a margine del Forum economico mondiale (WEF). L'intesa, la cui finalizzazione era stata annunciata a novembre, è stata sottoscritta dal consigliere federale Guy Parmelin.
Quest'ultimo ha parlato di un importante successo per la politica economica estera elvetica, che faciliterà l'accesso delle imprese svizzere a un mercato strategico dall'elevato potenziale economico.
Si tratta del primo accordo di libero scambio con partner europei, ha da parte sua rilevato il viceministro del commercio thailandese Pichai Naripthaphan. Esso riguarda il commercio di beni e servizi, gli investimenti, la protezione della proprietà intellettuale e le regole della concorrenza.
Alla cerimonia, tenutasi alla House of Switzerland, era presente anche la premier thailandese Paetongtarn Shinawatra. Gli Stati dell'AELS erano rappresentati, oltre che da Parmelin, dal ministra del commercio norvegese Cecilie Myrseth, dalla ministra degli esteri del Liechtenstein Dominique Hasler e dal segretario di Stato islandese Martin Eyjolfsson.
Per giungere all'intesa sono stati necessari dieci cicli di negoziati. Con un volume di scambi bilaterali pari a 7,4 miliardi di franchi (2023), la Thailandia è il secondo partner commerciale della Svizzera nel Sud-Est asiatico, precisa il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) in una nota odierna.
La Svizzera è inoltre un importante Paese di provenienza di investimenti diretti in Thailandia. Secondo la Banca nazionale svizzera (BNS), nel 2022 questi investimenti ammontavano a oltre 2 miliardi di franchi. Nello stesso anno le imprese elvetiche impiegavano in Thailandia circa 28'000 persone.
L'accordo si applica a numerosi settori e contiene disposizioni in materia di commercio di beni industriali (compresi pesce e prodotti del mare), prodotti agricoli trasformati e non, ostacoli tecnici al commercio, misure sanitarie e fitosanitarie, regole d'origine, agevolazione degli scambi, commercio di servizi, investimenti, protezione della proprietà intellettuale, concorrenza, appalti pubblici, composizione delle controversie, cooperazione tecnica e sviluppo delle capacità, precisa il DEFR.
Avvio discussioni con USA - Interpellato da Keystone-ATS su una eventuale ripresa dei negoziati per un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, Parmelin ha risposto che inizieranno le discussioni con la nuova amministrazione americana. Le trattative erano state interrotte sotto Joe Biden, mentre Donald Trump li aveva rilanciati durante il suo primo mandato.