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GINEVRA / FRANCIA

Baby-sitter dei Vip arrestato a Ginevra: avrebbe aggredito sessualmente una quarantina di bambini

L'uomo è in un carcere elvetico dal 2023, andrà a processo il prossimo anno
IMAGO/Rolf Poss
Secondo un'indagine de Il Parisien, Nicolas, soprannominato Nounou Nicoco, era un baby-sitter molto apprezzato dalle famiglie benestanti.
Baby-sitter dei Vip arrestato a Ginevra: avrebbe aggredito sessualmente una quarantina di bambini
L'uomo è in un carcere elvetico dal 2023, andrà a processo il prossimo anno

GINEVRA - La polizia francese ha scoperto che un baby-sitter di 33 anni, conosciuto con il soprannome di "Nounou Nicoco", avrebbe aggredito sessualmente una quarantina di bambini. Secondo un’indagine de Le Parisien, Nicolas è nato in Alsazia ed è cresciuto in una famiglia borghese. Fin da piccolo si sarebbe appassionato alle automobili per poi specializzarsi in meccanica da corsa. Parallelamente, ha iniziato a lavorare come baby-sitter e ha rapidamente abbandonato le auto da rally per dedicarsi completamente alla cura dei bambini più piccoli.

Per farne la sua professione, avrebbe ottenuto il diploma e un certificato di idoneità professionale nel settore della prima infanzia. Lo stesso anno, avrebbe anche lavorato come animatore in centri vacanza e in un asilo nido.

L’indagine giornalistica mostra che presto ha cominciato a lavorare per diverse famiglie benestanti, da Monaco alla Svizzera, passando per la Costa Azzurra. Nulla di sorprendente: sulla sua pagina Facebook e nelle lettere di raccomandazione, i genitori lo avrebbero ricoperto di elogi: «Un meraviglioso compagno di giochi, ma allo stesso tempo responsabile». O ancora: «I nostri figli hanno passato la migliore estate da molto tempo».

La sua reputazione gli avrebbe presto aperto le porte di ambienti agiati: avrebbe così lavorato per una famiglia svizzera, poi per quella di un milionario russo. Con loro, avrebbe viaggiato tra San Pietroburgo e Gstaad (Berna).

Arrestato all’aeroporto di Ginevra - Nel 2023, tutto cambia. Una famiglia svizzera avverte i genitori del bambino di cui Nicolas si era occupato per cinque anni. Raccontano che il loro figlio ha detto loro, uscendo dal bagno: «Papà, tu non giochi allo stesso gioco del pene di Nico?» I genitori sporgono immediatamente denuncia. Il 1° luglio la polizia arresta Nicolas all’aeroporto di Ginevra. Anche due cittadini russi che dovevano viaggiare con lui vengono fermati.

Durante una perquisizione, la polizia avrebbe infine trovato un nascondiglio sigillato. All’interno c’era una chiavetta USB contenente migliaia di immagini e video, tutti di carattere pedopornografico. Vi comparirebbero una quarantina di bambini. Il presunto autore avrebbe dichiarato alla polizia di non aver mai diffuso i file, ma di averli conservati solo per sé.

Come un membro della famiglia - Tra le vittime ci sarebbe anche il bambino che Nicolas ha accudito per cinque anni. È difficile per la madre accettare ciò che ha fatto a suo figlio. Quest’uomo era considerato «un membro della famiglia», secondo le sue stesse parole.

Oggi Nicolas è incarcerato «in una prigione svizzera», spiega Le Parisien. Avrebbe confessato i fatti. Dopo che altri detenuti hanno saputo il motivo della sua carcerazione preventiva, ha dovuto essere trasferito in un’altra prigione e posto in isolamento. Il suo processo è previsto per il 2026.

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