PrimeEnergy: arrestati due ex dirigenti della società per truffa milionaria
Sono sospettati di aver portato al fallimento l'azienda specializzata in impianti fotovoltaici in Europa
GINEVRA - Due ex dirigenti della società basilese PrimeEnergy Cleantech sono stati arrestati ieri a Ginevra e a Basilea Campagna. Sono sospettati di aver truffato numerosi investitori e di aver portato al fallimento l'azienda specializzata in impianti fotovoltaici in Europa.
Diverse perquisizioni sono state effettuate nei cantoni di Ginevra, Vaud e Basilea Campagna, durante le quali sono stati sequestrati documenti e materiale informatico, ha annunciato oggi il Ministero pubblico ginevrino, che sta conducendo le indagini sul fallimento dichiarato nel novembre 2024. Altre perquisizioni sono ancora in corso.
Più di 800 persone, che hanno perso i loro soldi, si sono costituite parte civile, ha precisato il Ministero pubblico. PrimeEnergy Cleantech aveva come ambasciatore l'esploratore Bertrand Piccard, egli stesso azionista e investitore, il che aveva suscitato l'entusiasmo di centinaia di risparmiatori.
Pur beneficiando della presunzione di innocenza, gli imputati sono sospettati di aver ingannato gli investitori e di aver utilizzato i fondi per altri scopi, causando l'insolvenza e il sovraindebitamento di PrimeEnergy Cleantech. Sono perseguiti per appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele, cattiva gestione e, per uno di loro, per bancarotta fraudolenta e frode nel pignoramento.
Il Ministero pubblico ha precisato di aver presentato al Giudice dei provvedimenti coercitivi una richiesta di detenzione preventiva per uno degli imputati e di essere pronto a fare lo stesso per il secondo. Il procedimento è condotto dai procuratori Alain-Edouard Fischer, Frédéric Hensler e Viviane Schenker, con il supporto della brigata finanziaria della polizia giudiziaria.
