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SVIZZERA

Dazi da capogiro in arrivo, ma chi colpiscono? Roche tentenna, Novartis ottimista

«I dazi del 100% non dovrebbero avere alcun impatto su di noi», ci comunica Novartis. Più incerta Roche, che non si esprime chiaramente.
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Dazi da capogiro in arrivo, ma chi colpiscono? Roche tentenna, Novartis ottimista
«I dazi del 100% non dovrebbero avere alcun impatto su di noi», ci comunica Novartis. Più incerta Roche, che non si esprime chiaramente.

BASILEA - Si percepisce un clima di incertezza, quest'oggi, in quel di Basilea. L'annuncio dei dazi del 100% sui prodotti farmaceutici svizzeri dato nella notte dal presidente statunitense Donald Trump è infatti arrivato come un uragano, lasciando spazio a non pochi dubbi.

Trump, in effetti, ha dichiarato che i dazi entreranno in vigore il 1° di ottobre, ma che ne saranno esenti le case farmaceutiche che stanno costruendo stabilimenti di produzione negli Stati Uniti. Il tycoon ha inoltre precisato che a contare, in questo senso, sarà «un cantiere in fase di avvio e/o in costruzione».

Trump l'imprevedibile - Già nei mesi scorsi i colossi farmaceutici rossocrociati avevano annunciato di voler effettuare nuovi importanti investimenti negli USA per quanto concerne il settore produttivo (23 miliardi Novartis e 50 miliardi Roche). Ma, si sa, quando si parla di progetti così imponenti, occorre tempo per passare alla fase di realizzazione. E la domanda sorge spontanea: per Trump quanto già fatto basterà?

Roche, da noi interpellata, non risponde direttamente alle nostre domande, ma rimanda all’investimento di 50 miliardi negli Stati Uniti promesso in primavera e all’annuncio di costruzione di un impianto di produzione in North Carolina. 

«Lavori già in corso» e altri in arrivo - Novartis, dal canto suo, si dice cautamente ottimista. «Il nostro investimento di 23 miliardi di dollari nelle infrastrutture statunitensi continua a progredire. Stiamo lavorando affinché tutti i farmaci importanti di Novartis per i pazienti statunitensi siano prodotti negli Stati Uniti. Prevediamo di poter annunciare l'inizio dei lavori di costruzione di cinque nuovi siti entro la fine dell'anno, mentre altri lavori di costruzione sono già in corso. Grazie alla nostra agile pianificazione della produzione, siamo ben posizionati negli Stati Uniti in termini di scorte di prodotti fino alla metà del 2026. In questo contesto, l'annunciato dazio doganale del 100% non dovrebbe avere alcun impatto su Novartis». 

E mentre dalle due big si attendono ulteriori chiarimenti, le aziende con meno margine di manovra, tra cui diverse con sede in Ticino, tremano.

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