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BERNA

Torna a vedere grazie a... un dente nell'occhio

È la straordinaria storia di Tobias: «Ho organizzato un aperitivo per ringraziare chi mi aveva aiutato durante la cecità. Alcune persone non le avevo mai viste».
Cliniche Pallas
Torna a vedere grazie a... un dente nell'occhio
È la straordinaria storia di Tobias: «Ho organizzato un aperitivo per ringraziare chi mi aveva aiutato durante la cecità. Alcune persone non le avevo mai viste».

BERNA - Per Tobias Bauer è un vero miracolo: oggi il bernese può tornare ad andare al cinema e recitare a teatro. Soprattutto, percepisce di nuovo intensamente il verde degli alberi e dei prati. Tutto questo è stato reso possibile grazie a… un dente nel suo occhio.

La tecnica che restituisce la vista - Può sembrare incredibile, ma è una tecnica esistente: con l’osteo-odonto-cheratoprotesi (OOKP), un dente del paziente viene prelevato insieme alla radice e a un piccolo frammento di osso mascellare. Su questo viene inserito un minuscolo cilindro di plexiglas, che permette alla luce di attraversare di nuovo la cornea offuscata e l’intero complesso viene impiantato nell’occhio.

Un’idea nata negli anni Sessanta – «Questa tecnica è nata negli anni Sessanta», spiega il professor David Goldblum, che esegue interventi OOKP presso le cliniche Pallas. «Il plexiglas funge da canale ottico, permettendo alla luce di raggiungere la retina anche quando la cornea è danneggiata». L’OOKP è indicata per pazienti per cui il trapianto di cornea non è un’opzione, come chi è affetto da gravi malattie oculari, ha subito ustioni chimiche o ha avuto ripetuti rigetti.

La vita nell'oscurità - Il bernese Tobias Bauer è uno di questi pazienti. A 55 anni diventò cieco a causa di un raro effetto collaterale di un farmaco: «All’improvviso la mia pelle bruciava e si staccava», racconta. Durante sei mesi di ricovero, la cornea si offuscò progressivamente. «È stato terribile: giorno dopo giorno diventava sempre più buio. Quando sono stato dimesso ero completamente cieco».

Tornare a vedere: un’emozione indescrivibile – Nel 2012 Tobias incontrò il professor Goldblum e decise subito di sottoporsi all’intervento. La prima operazione incontrò complicazioni, ma la seconda, eseguita di recente, ha avuto successo. «Subito dopo l’apertura dell’occhio ho organizzato un aperitivo per rivedere con i miei occhi le persone che mi avevano aiutato durante la cecità», racconta Tobias. «Alcune non le avevo mai viste prima. È stato un momento incredibile».

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