La polizia “blinda” il robocane da delivery: «È un veicolo oppure no?»

Brusca frenata per il cyber progetto di Just Eat che si è scontrato con... la burocrazia e l'Ustra: «Va omologato». La start-up che li realizza: «Posizione ottusa».
ZURIGO - Just Eat ha introdotto a Zurigo un robot per le consegne ma dopo un paio di settimane ha dovuto interrompere la fase di test, che avrebbe dovuto protrarsi per due mesi circa.
Il motivo è legato perlopiù a permessi e burocrazia a cui la start-up Rivr che gestisce i cyber-cani da trasporto semplicemente non aveva pensato. Per la messa in strada dei suoi dispositivi, infatti, non ha chiesto alcun permesso alla Confederazione e proprio questo aspetto ha subito generato problemi.
Il robot quadrupede è stato realizzato insieme all’azienda di robotica Rivr e non era di certo passato inosservato. Quando anche gli agenti della polizia lo hanno incontrato, lo scorso giovedì a Oerlikon (ZH), i nodi sono venuti al pettine.
«Si tratta di un veicolo, oppure no?», è questa la domanda alla base dell'inghippo. Se la risposta è sì, allora è necessario il nullaosta dell'Ustra. Dopo una consultazione, le forze dell'ordine zurighesi hanno intimato lo stop del test.
Stando alla Confederazione, infatti, il “robocane” pesa 60 kg ed è in grado di viaggiare a una velocità di 14 km/h. Questo ne fa, di fatto, un veicolo che necessita di omologazione.
«Si tratta di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, visto che il robot circola su strade pubbliche», ha dichiarato la portavoce Martina Wirth di Ustra.
A nulla sono valse le opposizioni da parte di Rivr, secondo la quale il dispositivo è «sempre accompagnato da un essere umano, è costantemente sorvegliato e telecomandato» ed è quindi «privo di un'autonomia reale».
Per la startup la posizione delle autorità elvetiche è «ottusa» e «ci obbliga a interrompere il nostro progetto in Svizzera». L'Ustra, dal canto suo, conferma che le trattative sono in corso e l'obiettivo è quello «di permettere alla fase di test di continuare».
Anche a Posta sta portando avanti un progetto sperimentale con un robot analogo, che però non sarebbe a rischio. Il suo cane meccanico, che è anch’esso sempre accompagnato da un essere umano, si limita a scendere dal furgone ed entrare negli edifici per trasportare i colli più pesanti.
E, per questo motivo, non è necessaria un'omologazione