Triplice omicidio di moglie e figlie, «ogni essere umano può essere capace di tutto»
Uno psichiatra commenta i fatti di Corcelles. «Ecco perché ha ucciso anche il gatto»
CORCELLES - Potenzialmente, chiunque è in grado di compiere atti terribili e non c'è alcun legame con l'intelligenza o con la provenienza. Uno psichiatra commenta il triplice omicidio di Corcelles (NE), dove un uomo ha ucciso le due figlie e l'ex moglie, corpi che sono stati rinvenuti in una pozza di sangue, prima di venire fermato dagli agenti. Neppure il gatto ha risparmiato. Si tratta dell'ultimo femminicidio in ordine di tempo che si inserisce in un trend preoccupante.
I perché dietro al delitto - Alla base probabilmente c'è la non accettazione della separazione e il fatto che le due bambine sarebbero rimaste con la madre. Lui era andato via da casa a giugno e secondo lo psichiatra forense Josef Sachs il gesto, anche se l'uso del coltello può far pensare a un raptus, poteva derivare da un pensiero di vendetta che aveva da tempo.
Voleva distruggere tutto quello che lei amava, gatto compreso - Ipotizza una possibile personalità narcisistica. «Per queste persone, l’amore deluso è tra i motivi più forti per agire con violenza. Probabilmente era molto innamorato di lei, la considerava parte di sé». Il suo scopo era distruggere tutto quello che lei amava ed è per questo che ha ucciso anche il gatto, un dettaglio che ha lasciato perplessi molti. Per il medico, in quel momento non pensava minimamente al futuro delle figlie ma la sua unica idea era quella di non permettere che loro rimanessero con l'ex moglie, a costo di toglier loro la vita.
Tutti possono uccidere? - All'inquietante domanda se chiunque può commettere atti simili, Sachs ritiene che «fondamentalmente ogni essere umano è capace di tutto, se si trova nelle condizioni giuste», anche se chi ha tratti narcisistici «vede gli altri solo come un’estensione del proprio io». Le possibilità non sono correlate né con il grado di intelligenza né con l'origine, ma piuttosto «al suo atteggiamento negativo verso le donne».
Più che pentimento, paura del dopo - L'uomo, di origine algerina, in passato era stato sottoposto a una serie cure psicologiche, in quest'ultimo periodo però non si era fatto aiutare. Guardando al suo futuro, secondo il medico, un pentimento nelle personalità narcisistiche può arrivare ma non tanto per il gesto in sé bensì per le conseguenze inevitabili: adesso è accusato di omicidio plurimo e tentato omicidio. Oltre ad aver ucciso la sua famiglia, si è schiantato anche contro gli agenti, in un momento, secondo Sachs, di poca lucidità.
