Commerciante di diamanti svizzero sequestrato e ricattato: in manette poliziotto e la moglie

Il 23enne era stato attirato con la prospettiva di un affare, a liberarlo sono state le unità d'intelligence sudafricane
JOHANNESBURG - Un sergente della stazione di polizia di Tarlton, nella provincia di Gauteng, e sua moglie sono comparsi dinanzi al tribunale di Kempton Park con l’accusa di sequestro di persona ed estorsione ai danni di un cittadino svizzero di 23 anni. Lo riferisce il sito d'informazione locale EDW.
Il poliziotto, John Motladile, e la moglie Yvonne sono accusati di aver attirato la vittima – un commerciante di diamanti arrivato a Johannesburg la scorsa settimana per un presunto affare visto su Facebook – in una casa di Randfontein, dove il giovane avrebbe dovuto acquistare due diamanti grezzi.
L’incontro è stato interrotto da Motladile, che avrebbe minacciato l’arresto del giovane se non avesse pagato oltre 200.000 rand (all'incirca 10mila franchi). Il cittadino svizzero è quindi stato costretto a salire su un'auto di pattuglia di polizia e portato in un punto di ristoro, dove ha dovuto comprare cibo e bevande per l’agente e la moglie.
La vittima avrebbe già versato circa 50.000 rand (2300 franchi svizzeri), ma la coppia pretendeva altro denaro.
L’allarme è stato lanciato dai familiari in Svizzera, che hanno informato l'Interpol. L’uomo è stato liberato poco dopo grazie all’intervento delle unità d’intelligence sudafricane. Il giorno seguente ha riconosciuto i due responsabili, che sono stati immediatamente arrestati.
Il sergente e la moglie resteranno in custodia e dovranno presentare richiesta di libertà su cauzione la prossima settimana.