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Viaggiatrice chiede ospitalità a un uomo, viene violentata tutta la notte e filmata

Una backpacker argentina di 21 anni è stata violentata e filmata in un appartamento nella zona di Lenzburg. Condannato l'uomo.
Getty
Fonte 20 Min
Viaggiatrice chiede ospitalità a un uomo, viene violentata tutta la notte e filmata
Una backpacker argentina di 21 anni è stata violentata e filmata in un appartamento nella zona di Lenzburg. Condannato l'uomo.

LENZBURG - I backpacker sono quei viaggiatori che vogliono spendere poco. Solitamente si spostano con lo zaino e alloggiano in ostelli oppure sfruttano l'ospitalità che viene offerta loro da altre persone. Una filosofia di viaggio che può rivelarsi pericolosa se non si sta attenti. Ed è quello che è successo a una viaggiatrice argentina di 21 anni che lo scorso anno era venuta in Svizzera. Un suo amico l'aveva messa in contatto con un uomo, nel cui appartamento avrebbe potuto passare la notte, ignara che avrebbe vissuto proprio in quella casa un vero e proprio incubo: l'uomo l'ha violentata più volte e ha filmato gli stupri. Si tratta di uno spagnolo di 47 anni che è stato successivamente arrestato.

Il Tribunale distrettuale di Lenzburg lo ha condannato a quattro anni di reclusione e a un’espulsione dalla Svizzera della durata di dieci anni. Alla vittima sono stati riconosciuti 15.000 franchi di risarcimento per il danno morale.

Minacce e intimidazioni - La giovane ha raccontato di essere stata intimorita dalle dichiarazioni dell’uomo, che le avrebbe confidato di avere un passato criminale in Spagna per traffico di droga e legami con la mafia. Inizialmente aveva previsto di dormire in un sacco a pelo sul pavimento, ma sarebbe stata costretta a sdraiarsi nel letto, dove nella notte l’uomo ha abusato ripetutamente di lei.

La vittima ha testimoniato di aver opposto resistenza e di aver chiarito più volte di non volere alcun contatto sessuale, ricordandogli persino che avrebbe potuto essere sua figlia. Col passare delle ore, paralizzata dalla paura, temeva di non sopravvivere alla notte.

La denuncia e il processo - Il mattino seguente, su consiglio di un amico, si è rivolta alla polizia e si è sottoposta a una visita medica. Dopo la denuncia, ha proseguito il suo viaggio verso lo Sri Lanka e l'India, per poi rientrare in Argentina, dove oggi è in terapia psicologica.

In aula, l’imputato ha sostenuto che si fosse trattato di rapporti consensuali e ha chiesto l’assoluzione dalle accuse di stupro e coercizione. Secondo la difesa, le sue condizioni di salute non gli avrebbero permesso di avere rapporti sessuali prolungati e, al massimo, avrebbe dovuto essere punito con una multa per le riprese effettuate.

La versione della vittima è stata ritenuta credibile - Il tribunale ha però ritenuto coerenti le dichiarazioni della ragazza, giudicandole prive di esagerazioni e senza alcun motivo per una falsa accusa. La versione dell’uomo è stata invece ritenuta poco convincente e ha stabilito che l’imputato avesse consapevolmente approfittato della situazione.

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