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GUERRA COMMERCIALE

Swissmechanic: «Servono interventi rapidi. L'industria parli con gli Stati Uniti»

Chieste misure per sostenere chi punta sull'esportazione, sia per mantenere i posti che per garantire competitività e investimenti
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Fonte Swissmechanic
Swissmechanic: «Servono interventi rapidi. L'industria parli con gli Stati Uniti»
Chieste misure per sostenere chi punta sull'esportazione, sia per mantenere i posti che per garantire competitività e investimenti

BERNA - Swissmechanic chiede misure di sostegno per le PMI che lavorano nell'esportazione dopo i dazi di Trump. L’associazione professionale delle piccole e medie imprese (PMI) attive nel settore della tecnica di produzione in Svizzera, in una nota, ha detto di aver preso atto delle dichiarazioni del Consiglio federale, ma vuole interventi rapidi e chiede una comunicazione attiva con le autorità americane, «possibilmente con voci dirette provenienti dall'industria».

«I nuovi dazi statunitensi colpiscono l'industria orientata all'esportazione in una situazione già tesa. Particolarmente colpite sono le PMI fortemente orientate al mercato statunitense: i margini crollano, gli ordini vacillano e molte aziende devono affrontare gravi problemi di liquidità e pianificazione». ha dichiarato l'associazione, che mette in guardia dal trascurare «la diversità strutturale dell'industria svizzera».

Pur vedendo con favore le misure annunciate dal governo, tra cui la possibilità di prorogare le indennità per il lavoro ridotto a 24 mesi (da introdurre in tempi rapidi e con una semplificazione), viste come «un passo nella giusta direzione». chiede «un sostegno rapido ed efficace, non solo per garantire i posti di lavoro, ma anche per rafforzare la competitività». A suo avviso sono necessarie «condizioni quadro mirate affinché le grandi aziende rimangano nel paese" e per rafforzare la capacità di investimento delle piccole e medie aziende. «Solo così sarà possibile garantire a lungo termine la piazza industriale svizzera».

«I nostri membri sono sottoposti a forte pressione. Non è il momento di lunghi processi, ma di soluzioni pragmatiche», afferma Nicola Tettamanti, presidente di Swissmechanic. «Il lavoro ridotto è uno strumento collaudato, ma occorre un pacchetto di misure di sostegno completo affinché le aziende possano resistere».

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