Se si uccide il lupo sbagliato

Il 50% degli esemplari abbattuti in Vallese non appartenevano ai branchi ritenuti pericolosi. Perché succede e cosa capita ai cacciatori che “sbagliano mira”?
SION - La metà dei lupi uccisi in Vallese non facevano parte dei branchi il cui abbattimento era stato autorizzato. Nei giorni in cui in Ticino si torna a parlare del grande predatore, avvistato anche da un lettore a Camignolo, fa notizia la cifra resa nota oggi.
Tra settembre 2024 e gennaio 2025, sono stati abbattuti 34 lupi. Ma solo il 50% apparteneva a gruppi definiti problematici. Lo ha stabilito il test del DNA. E non è la prima volta, ma bensì la seconda di fila, riporta il SonntagsBlick.
Ma come funziona la “caccia al lupo“? - Il Cantone, partendo da campioni di DNA, fototrappole o avvistamenti chiedono il via libera dell'Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) per cacciare gli esemplari ritenuti a rischio in determinate aree, che devono essere approvate dallo stesso UFAM.
All'interno di quei perimetri l'abbattimento di ogni esemplare è quindi consentito, anche se si tratta di predatori non appartenenti ai branchi "critici".
Legali anche gli abbattimenti “sbagliati”- In Vallese qualcosa è andato storto, e per la seconda volta. Ma per la Sezione vallesana per la caccia, la pesca e la fauna selvatica tutti gli abbattimenti «sono avvenuti legalmente».
Il Cantone, infatti, afferma «che nelle zone autorizzate, ogni lupo può essere abbattuto, indipendentemente dalla sua appartenenza a un branco problematico». Insomma, nessuna punzone in vista per i venatori che hanno colpito il bersaglio sbagliato.
Verosimilmente, inoltre, non verranno messe in atto modifiche nella modalità attuale. A Sion fa eco anche Berna, che chiosa: «L’esperienza dimostra che solitamente i cantoni agiscono con la dovuta attenzione».
Un approccio diverso non sarebbe impossibile, chiosa sul domenicale David Gerke presidente dell'associazione animalista Wolf Schweiz: «Risultati come quello del Vallese sono legati al fatto che i cacciatori non hanno sufficienti conoscenze su come funzionano e come sono strutturati i branchi».
Un esempio virtuoso, in questo senso, è il canton Grigioni dove solo cinque dei 48 lupi uccisi sono stati colpiti accidentalmente. I Grigioni si concentrano sull'abbattimento dei giovani lupi: questo rende la caccia più dispendiosa in termini di tempo, ma più precisa.