Patriot, la Svizzera ha già pagato una rata. Per gli Usa il ritardo non è un problema

Già versato circa un quarto della somma totale per un prodotto che non si sa quando arriverà e che probabilmente sarà già superato
BERNA - La Svizzera riceverà in ritardo i missili Patriot che ha ordinato, perché la priorità degli Stati Uniti ora va all'Ucraina. Non si sa di quanto la consegna sarà posticipata, ma emerge come la Confederazione abbia già pagato la prima tranche.
Per gli Stati Uniti ritardare non è un problema - Sarebbero stati infatti versati 650 milioni di franchi come acconto. Il contratto non prevede sanzioni in caso di ritardo. A livello legale, tra l'altro, gli Stati Uniti possono ridefinire le priorità di consegna, soprattutto «in caso di sviluppi legati alla sicurezza internazionale», fa sapere Armasuisse. Contrattualmente, quindi, il ritardo per gli americani non è un problema.
Ci sono contatti per capire le conseguenze del ritardo - In merito a possibili altri pagamenti prima di una consegna che era prevista nel 2026 e ora non si sa quando avverrà, ci si chiede se nel frattempo andranno saldate altre rate. Quella già corrisposta rappresenta circa un quarto della somma totale. Per Armasuisse, le modalità di pagamento seguono l’avanzamento della produzione e le rate sono già contrattualmente definite. Tuttavia, si stanno valutando eventuali modifiche e c'è un contatto diretto con gli Stati Uniti per valutare le conseguenze del ritardo.
La beffa: i Patriot saranno già "vecchi" - Gli Usa stanno lavorando a una nuova versione dei Patriot, per cui la Svizzera, che dovrà gestire anche la manutenzione, riceverà un prodotto già tecnologicamente superato. Quando? Non si sa.