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SVITTO

A tu per tu con due F/A-18

Due aerei da combattimento svizzeri si sono allenati a intercettare un velivolo 100% elettrico, difficilmente tracciabile con i sensori termici.
20minuten
A tu per tu con due F/A-18
Due aerei da combattimento svizzeri si sono allenati a intercettare un velivolo 100% elettrico, difficilmente tracciabile con i sensori termici.

REICHENBURG - Mercoledì gli abitanti di Reichenburg (Svitto) hanno potuto assistere al volo di due F/A-18. Ma non si è trattato di una missione ufficiale, bensì di un'esercitazione: l'aviazione svizzera stava infatti testando la sua capacità di intercettare aerei dotati di motori elettrici.

È stato il pilota amatoriale Morell Westermann a fare da "cavia" per l'esercitazione. Westermann non fa parte delle forze aeree, ma è stato invitato a partecipare grazie a una sua precedente collaborazione con l'esercito. «Sono uno dei pochi piloti in Svizzera che vola con un aereo elettrico», ha spiegato a 20 Minuten.

Contrariamente a quanto si possa pensare, i velivoli elettrici sono facilmente rintracciabili tramite radar, ma pongono un problema per i sistemi di rilevamento termico: emettono infatti poco calore. Da qui, l'interesse di un addestramento per intercettare velivoli di questo tipo, in condizioni reali.

Lo scenario? Due F/A-18 si sono avvicinati all'aereo, osservando il cockpit e controllandone l'immatricolazione, come in caso di una potenziale minaccia. Una procedura che rientra nelle missioni definite di "sorveglianza dei cieli", che vengono svolte anche in tempo di pace.

«La missione è stata condotta brillantemente», ha dichiarato Westermann. «È impressionante vedere un caccia avvicinarsi così tanto. In più, con il silenzio del motore elettrico, il contrasto è sorprendente: si sente soprattutto il frastuono assordante del jet», ha aggiunto.

Morell Westermann non è solo un appassionato di aviazione, ma anche un consulente aziendale e conferenziere specializzato nelle tecnologie aeronautiche del futuro. Ha inoltre stabilito un record mondiale nel 2020, percorrendo 838 chilometri in tre giorni, dalla Svizzera fino all'isola tedesca di Norderney, a bordo di un aereo elettrico omologato dall'Ufficio federale dell'aviazione civile (Ofac).

Da sempre elogia il ruolo della Svizzera in questa rivoluzione dell'aeronautica: «Qui abbiamo una delle più grandi flotte di aerei elettrici al mondo, e istituzioni come il Politecnico federale di Zurigo sviluppano droni e progetti all'avanguardia. Abbiamo di che essere orgogliosi».

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