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SVIZZERA/GERMANIA

È morto il CEO della capsula suicida

Florian Willet era stato arrestato dopo l'uso della controversa capsula Sarco in un bosco del canton Sciaffusa.
20 Minuten
Fonte 20 Minuten/Ministero Pubblico canton Sciaffusa
È morto il CEO della capsula suicida
Florian Willet era stato arrestato dopo l'uso della controversa capsula Sarco in un bosco del canton Sciaffusa.

ZURIGO - Alla vicenda della controversa capsula per l'eutanasia Sarco si aggiunge un altro tassello, con la morte al suo centro.

È morto infatti Florian Willet, il presidente dell'organizzazione per il suicidio assistito The Last Resort. Lo scrivono i quotidiani Tamedia, citando fonti attendibili.

Il 47enne si è tolto la vita e per motivi di privacy non verranno fornite ulteriori informazioni. Il suo avvocato e l'organizzazione per l'eutanasia Exit International hanno confermato il decesso, accaduto il 5 maggio scorso in Germania.

Una nota del Ministero Pubblico del canton Sciaffusa, diffusa in mattinata conferma il decesso dell'uomo ed esprime «le sue sincere condoglianze ai familiari del defunto».

L'uomo aveva in passato già parlato di come avrebbe voluto passare a miglior vita. «Un incidente che mi uccida prima ancora che io mi renda conto di cosa stia succedendo», aveva raccontato al Blick, «sarebbe l'eventualità perfetta: non dover pensare alla morte, ma esserne sorpreso».

Willet era presente quando la capsula venne utilizzata per la prima volta in un bosco del canton Sciaffusa. Dopo i fatti, l'uomo di origine tedesca è stato tenuto in detenzione preventiva per dieci settimane dalle autorità cantonali ed è stato rilasciato il 2 dicembre 2024. A togliersi la vita, lo ricordiamo, era stata una donna americana di 64 anni.

Secondo quanto riferito dal referto medico della procura di Sciaffusa, la donna presentava delle lesioni sospette e di una certa entità nella zona del collo. A queste dichiarazioni Exit International ha criticato il sospetto di un possibile strangolamento definendolo «assurdo».

Come ribadito sempre dalle autorità sciaffusane il procedimento penale nei confronti di Willet sarà lasciate decadere.

Restano imputati nel caso due avvocati e un fotografo olandese.

Storia di una capsula mortale e controversa

Nel luglio 2024 l'associazione The Last Resort ha presentato in Svizzera la capsula per suicidio Sarco, scatenando un acceso dibattito sulla sua conformità legale. La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider aveva dichiarato che il dispositivo non rispettava i requisiti di sicurezza dei prodotti e l'uso dell'azoto non era compatibile con la legge sui prodotti chimici, sottolineando che le procure di diversi cantoni avrebbero avviato procedimenti penali in caso di utilizzo. Il 23 settembre 2024, nel canton Sciaffusa, una donna americana di 64 anni, affetta da una malattia incurabile e da forti dolori cronici, si è tolta la vita utilizzando la capsula Sarco, primo caso documentato al mondo. La polizia ha confermato il decesso, sequestrato la capsula e fermato diverse persone, tra cui Florian Willet, direttore di The Last Resort, e un reporter. Le autorità avevano già negato a luglio una licenza operativa all'associazione, minacciando gravi conseguenze legali. L'inventore Philip Nitschke ha dichiarato che la capsula ha funzionato come previsto, consentendo una morte volontaria, non medicata e pacifica. La donna aveva lasciato una dichiarazione verbale e superato una perizia psichiatrica. Dopo la morte, la polizia è stata avvertita e sono seguiti fermi e indagini per istigazione e favoreggiamento al suicidio, reati punibili fino a 5 anni di carcere secondo il codice penale svizzero. Il procedimento giudiziario è ancora in corso e restano imputati due avvocati e un fotografo olandese.
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