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Un “radar antirumore” che scatta quando i parlamentari... parlano troppo forte

L'idea della presidente del Consiglio Nazionale Maja Rinker, a fronte di un brusio secondo lei ingestibile, fa discutere. Ecco come funziona
Parlament.ch/Matthias Spicher
Un “radar antirumore” che scatta quando i parlamentari... parlano troppo forte
L'idea della presidente del Consiglio Nazionale Maja Rinker, a fronte di un brusio secondo lei ingestibile, fa discutere. Ecco come funziona

BERNA - Durante le sessioni del Consiglio Nazionale, i parlamentari chiacchierano tra loro - a volte anche animatamente - e il rumore può finire per rendere difficoltoso il regolare svolgimento del dibattito, tanto da portare a temporanee interruzioni dei lavori.

Una fase di test lunga tre giorni - La presidente del Consiglio Nazionale Maja Rinker (Plr, Argovia) ha quindi deciso di inserire, almeno in una fase di test, una sorta di “radar antirumore” in grado di indicare se il brusio diventa effettivamente eccessivo.

Un primo test è stato effettuato da tecnici specializzati nella giornata di lunedì durante la discussione su un tema particolarmente “caldo”, quello degli schiaffi educativi: «È giusto che ci sia una misurazione oggettiva, la sensibilità e la percezione del rumore sono una cosa soggettiva», da cui la necessità di avere in mano i dati.

Tre microfoni, e un “semaforo” - Il sistema si basa su tre microfoni, posizionati in tre punti del salone, e su un sistema semaforico con il “verde” a definire una situazione nella norma e il “rosso” una situazione critica. I test continueranno ancora nella giornata di martedì e mercoledì.

«In seguito ai dati raccolti, l'Ufficio della presidenza deciderà se saranno opportune misure ulteriori che verranno prese a partire dalla sessione estiva», ha confermato in aula la stessa Riniker.

Detto questo, non è ancora chiaro quale potrebbe essere la conseguenza di un “flash” sonoro: Richiami ufficiali? Sanzioni, anche pecuniarie?

In attesa di una decisione, c'è già chi si preoccupa - Ha reagito in maniera ironica il capogruppo del Centro, Philipp Matthias Bregy, che ha ammesso di avere «la fama di essere solitamente piuttosto rumoroso» e ha aggiunto: «con questo nuovo sistema ho un po' di soggezione a esprimermi, ho paura di parlare troppo forte».

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COMMENTI
 

F/A-19 5 mesi fa su tio
Siamo proprio il paese delle cose ridicole, ogni santo giorno leggo di nuove normative e di nuove soluzioni create dai nostri geni della circolazione. A tal proposito leggo della pista ciclabile di San vittore ricoperta di scaglie di vetro luminose, a parte che si staccano, a parte che bucano le gomme delle biciclette ma voi vi immaginate se un bambino in bici o comunque un ciclista cade cosa può succedere a mani faccia e ginocchia? Scaglie di vetri taglienti pronte non solo a bucare gomme ma anche a rovinare una persona!!!! Siamo al circo dell’assurdo, ma chi ha pensato a queste genialate non potrebbe andare a zappare la terra, farebbe sicuramente meno danni, al limite potrebbe tirarsi la zappa sui suoi piedi ma non sarebbe un gran danno.

La verità 5 mesi fa su tio
In Svizzera la preoccupazione numero 1 è il rumore... Ma compratevi dei tappi per le orecchie se vi danno fastidio persino le persone che parlano :D

Jana 5 mesi fa su tio
Risposta a La verità
Da noi non si urla, si parla, non si fa rumore tutto il tempo, si apprezza la calma, il silenzio e i suoni della natura. Poi ci sono momenti di svago dove si può anche fare baldoria, ma non è normalità, grazie al cielo. Paese che vai usanze che trovi. Se volete gridare dalla mattina alla sera ci sono fior di posti nel mondo dove andare a divertirvi.

GabrieleC 5 mesi fa su tio
E' triste dover osservare il livello raggiunto anche dalla politica svizzera. Ma le persone elette non dovrebbero occuparsi di questioni serie, come ad esempio costo della vita, premi di casse malati, finanze pubbliche, aiuti alla popolazione, ingorghi stradali non giornalieri ma costanti. Poi ci si sorprende se la gente non ha più fiducia nelle istituzioni, io per primo.

Rigel 5 mesi fa su tio
Risposta a GabrieleC
Abbiamo i politici che ci meritiamo, specchio della nostra società. Se vai a raccogliere i frutti migliori in un campo di rape, potrai trovare solo e sempre rape.

Jana 5 mesi fa su tio
Risposta a GabrieleC
Diciamo che se ci si urla addosso e non si ascolta, se ci si agita e non si mantiene la calma, si risolve poco dei problemi veri del paese.

Jana 5 mesi fa su tio
Visto che negli ultimi anni si è persa la buona educazione e invece di parlarsi civilmente con tono calmo, assertivo ed educato si urla e ciarla quandl non è il momento, la trovo una buona idea. Del resto, l'esempio vien dall'alto. La Svizzera sta proprio perdendo la sua proverbiale calma e questa tendenza ad alzare la voce, a non ascoltarsi a vicenda, sta davvero raggiungendo livelli mai visti un po' dappertutto. Se c'è chi anche nelle alte sfere tende a voler prevaricare, non ascoltare, chiacchierare e alzare i toni, allora ben venga un freno a questo modus operandi.

Dani78 5 mesi fa su tio
si discute di questo quando la gente fa fatica ad arrivare a fine mese??mah...

Rosso Blu 5 mesi fa su tio
Risposta a Dani78
Credo proprio di no! A loro interessa solo il partito, il proprio tornaconto e mostrarsi. Del popolo che arranca per arrivare a fine mese o metà mese non li tocca.

Rosso Blu 5 mesi fa su tio
BAMBINI o ADULTI MATURI ? Soluzioni più costruttivi e responsabili non costosi . Siete la Voce del Popolo Sovrano e ci aspettiamo massima serietà e professionalità

Jana 5 mesi fa su tio
Risposta a Rosso Blu
Vero, ma ultimamente certi elementi hanno poca educazione anche in questi contesti. Sono cambiati i tempi in cui ci si rispettava reciprocamente.

Rigel 5 mesi fa su tio
Risposta a Jana
È il risultato dei "social" che di sociale hanno poco perchè vengono per la maggior parte dei casi usati per "apparire", "esserci", se non ti esponi più degli altri hai paura che non ti notino. Anche i parlamentari sono frutto di questa società dove tutti urlano e nessuno ascolta...

Jana 5 mesi fa su tio
Risposta a Rigel
Esattamente il mio pensiero.
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