L'odio per Musk trova sfogo sulla Tesla: «Auto nazista»


Il risentimento crescente verso il patron del marchio automobilistico ha contagiato anche la Svizzera.
Il risentimento crescente verso il patron del marchio automobilistico ha contagiato anche la Svizzera.
BERNA - Il risentimento verso il miliardario Elon Musk sembrerebbe aver varcato l'Atlantico e contagiato anche chi in Svizzera, non vede di buon occhio le politiche del capo di un nuovo Dipartimento per l'efficienza governativa nel secondo governo Trump.
A farne le spese una Tesla vandalizzata, lo scorso fine settimana, a Berna (quartiere di Weissenbühl). «Auto nazista», ma anche «Brucia le Tesla» sono gli slogan scritti sulle portiere del veicolo.
Gli attacchi anti-Musk sono in aumento in tutto il mondo. Un'escalation che sembrerebbe aver coinvolto anche il nostro paese. Lo scorso 28 marzo un punto vendita del marchio a Losanna era stato attaccato con vernice rossa («Boicottiamo il fascismo. Tesla uccide») da un 20enne.
Secondo quanto confermato dalla Polizia bernese si tratterebbe di un caso isolato. «Non siamo a conoscenza di segnalazioni di questo tipo», ha spiegato a 20Minuten. Per poi sottolineare: «I danni alle proprietà non vengono suddivisi in base al marchio dell’auto».
«Un atto vandalico di questo tipo non dovrebbe accadere a Berna. È spaventoso», ha invece dichiarato il proprietario dell’auto danneggiata. L’uomo non sa ancora se l'assicurazione coprirà i costi. «È totalmente illogico: un atto del genere non danneggia assolutamente Musk».
Detto questo, alcuni fan di Tesla che vogliono prendere le distanze dal miliardario sono già corsi al riparo con gli adesivi “anti-Musk”: “L'ho comprata prima che Elon diventasse pazzo”.
Sul fatto si è espressa anche la politica cantonale. «È inaccettabile», spiega Thomas Fuchs, presidente dell’Udc di Berna. «Tesla è un marchio automobilistico; guidare una Tesla non significa sostenere Trump o Musk. Trasformare la questione in una campagna politica è completamente assurdo».
E ancora: «Tesla è una società all’avanguardia in molti settori. Gli attacchi sistematici a queste auto sono ridicoli».