«I Cantoni e i comuni sono al limite: fermiamo l'asilo ora»

Ennesimo affondo dell'UDC sull'immigrazione. Amnesty ribatte: «La richiesta di sospensione contraddice lo stato di diritto».
BERNA - L'UDC - durante una conferenza stampa odierna - ha lanciato l' (ennesimo) urlo d'allarme per quel concerne «i problemi e gli abusi» nel settore dell'asilo. I democentristi segnalano inoltre che «Cantoni e comuni scrivono lettere disperate» al Consiglio federale e che comuni sono ormai «sull'orlo del collasso». Da parte sua il procuratore generale della Confederazione descrive «il drammatico sviluppo della criminalità organizzata e il forte aumento della minaccia terroristica in Svizzera», comparandole con quelle di Belgio e Svezia.
«Venga sospeso il diritto d'asilo» - Per questi motivi l'UDC ha chiesto oggi al Governo di limitare - immediatamente - il diritto d’asilo attivando l'articolo 55 del LAsi (vedi box). Inoltre i democentristi richiedono «la protezione delle frontiere per fermare l'arrivo dei migranti», «tolleranza zero per i reati dei richiedenti l'asilo» e un «riorientamento della politica d'asilo».
«Richiesta illegale» - Richeste, queste, che hanno ovviamente fatto storcere il naso ad Amnesty International. «Siamo preoccupati», precisa l'organizzazione non governativa. «La richiesta di una sospensione de facto del diritto d'asilo è in diretta contraddizione con gli obblighi della Svizzera nel quadro del diritto internazionale e dei principi dello Stato di diritto».
La Convenzione di Ginevra - «Firmando la Convenzione di Ginevra sullo statuto dei rifugiati e la Convenzione Europea dei Diritti Umani (CEDU), la Svizzera si è impegnata a garantire protezione alle persone che fuggono da guerre, persecuzioni e gravi violazioni dei diritti umani», ricorda da parte sua Paul Kishor, specialista di asilo e migrazione ad Amnesty Svizzera.
«Diritti non negoziabili» - Per l'ong la Confederazione deve garantire che le autorità locali ricevano il sostegno finanziario e logistico necessario per offrire alle persone rifugiate prospettive dignitose. «Va rafforzata la comunità, non alimentate le paure», conclude Amnesty ricordando che i «i diritti umani non sono negoziabili».
Cosa dice l'articolo 55 - circostanze eccezionali:
1. «In periodo di grave tensione internazionale, in caso di conflitto armato nel quale la Svizzera non è coinvolta o in caso di afflusso straordinario, in tempo di pace, di persone in cerca di asilo, la Svizzera accorda asilo ai rifugiati fin quando le circostanze lo consentono».
2. «Il Consiglio federale prende le misure necessarie. Può, derogando alla legge, disciplinare restrittivamente le condizioni per la concessione dell’asilo e lo statuto dei rifugiati ed emanare speciali disposizioni procedurali. Esso riferisce immediatamente
all’Assemblea federale».
3. «Se l’accoglimento duraturo di rifugiati supera le possibilità della Svizzera, l’asilo può essere concesso anche solo a titolo temporaneo, fin quando le persone accolte possono recarsi in un altro Paese».
4. «Se si annuncia un flusso importante di rifugiati verso la Svizzera, il Consiglio federale ricerca una collaborazione internazionale rapida ed efficace in merito alla loro ripartizione».




























