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SVIZZERA

La proposta che arriva dall'alto: «Vietare i social media ai minori»

Secondo Thomas Minder, presidente dell'associazione dei direttori delle scuole dei cantoni germanofoni, i giovani vanno maggiormente protetti.
Depositphotos (Y-Boychenko)
Fonte ats
La proposta che arriva dall'alto: «Vietare i social media ai minori»
Secondo Thomas Minder, presidente dell'associazione dei direttori delle scuole dei cantoni germanofoni, i giovani vanno maggiormente protetti.

BERNA - I giovani devono essere protetti meglio nel loro utilizzo delle reti sociali. Lo sostiene Thomas Minder, presidente dell'Associazione svizzera dei direttori delle scuole dei cantoni germanofoni (VSLCH) in un'intervista pubblicata oggi sui giornali svizzero-tedeschi del gruppo Tamedia. «I social media dovrebbero essere vietati ai minori», sottolinea.

Già gli adulti non sono in grado di utilizzare questi strumenti in modo ragionevole, constata Minder. «Vogliamo davvero che siano sviluppati algoritmi per avere una presa sui cervelli ancora immaturi dei nostri figli? », ha chiesto.

Il presidente del VSLCH sottolinea che la questione di un divieto di utilizzo dei social media per i minori va spesso di pari passo con una proibizione dei cellulari nelle scuole. Minder ritiene che il divieto di utilizzare il cellulare sia una questione di «pubblicità politica da parte dei direttori dell'istruzione», aggiunge. Piuttosto, si dovrebbe discutere di una protezione dei giovani nell'utilizzo degli smartphone. Ha paragonato il loro potenziale di dipendenza a quello dell'alcol e del tabacco. «In particolare per quanto riguarda i social media», ha dichiarato Minder.

Opinione pubblica favorevole
Uno studio ha rivelato che quasi l'80% degli svizzeri è favorevole a un divieto dei social media per i minori di 16 anni, mentre il sostegno al divieto di utilizzo dei telefoni cellulari nelle scuole è quasi altrettanto elevato.

A marzo, il Consiglio degli Stati ha approvato un postulato che chiede uno studio per sapere se un divieto di accesso a piattaforme come TikTok o Instagram per i minori di 16 anni possa avere un effetto sulla protezione dei giovani.

In Australia, pioniere in materia di limitazione dei social media per i minori, gli adolescenti possono utilizzare le reti sociali come X, TikTok, Facebook e Instagram solo a partire dai 16 anni.

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COMMENTI
 

littli 1 sett fa su tio
Nettamente contraria al divieto ed ad un'ingerenza dall'alto.

littli 1 sett fa su tio
Apro Facebook con i l mio secondo nome di battesimo e lo do a chi me lo chiede anche se non puô averlo se è della mia famiglia.

Joe ticino 1 sett fa su tio
Svizzera il paese dei divieti e delle tasse

Patty 1 sett fa su tio
io eliminerei tutti i social, fanno solo danni e ora si vedono!

littli 6 gior fa su tio
Risposta a Patty
Io invece ne farei uno mio nuovo con tutto

Piri78 1 sett fa su tio
Da qualche anno non ho più Facebook (mai avuto o usato altri social, tipo Tik Tok o Instagram). Onestamente...un vero sollievo. La verità è che i nostri giovani (e meno giovani)...non sanno gestirsi, a malincuore, sarei per vietarlo ai minori (nonostante non ami i divieti). Possiamo fare come esempio la cintura dell'auto...se non ci fosse un obbligo dubito che la maggior parte la userebbe.

littli 1 sett fa su tio
Inoltre sta ai genitori decidere se consentire ai figli l'uso di Facebook o altri e non alle scuole o alle Autorità, in casa propria si fa quello che si vuole, con i propri mezzi di comunicazione. BASTA INGERENZE DALL'ALTO.

alessandro_apostolo 1 sett fa su tio
Risposta a littli
Non è cosí semplice. Se tutti ce l'hanno è una questione di "esclusione". Vietarlo dall'alto renderebbe equa la questione per tutti e nessuno potrebbe commentare. Smettiamola di fare i democratici, le regole servono e se esistono un motivo ci sarà.

littli 6 gior fa su tio
Risposta a alessandro_apostolo
io sono a disposizione con il mio secondo nome di ad aprire per chi non potrebbe farolo.

Rigel 1 sett fa su tio
I danni che stanno facendo i social di cui sopra sui nostri giovani iniziano a vedersi: mamme e papà che invece di interagire coi loro bimbi spingono la carrozzina guardando lo smartphone, stanno seduti al parco col naso immerso nel telefono, idem a casa mentre i bimbi giocano al lego da soli. iI senso di sicurezza i bambini l'acquisiscono se ai genitori passano del tempo di qualità con loro, regalando fiducia e autostima. Cari genitori "moderni", già siete costrwtti a barcamenarvi tra lavoro, asili nido e tutto il resto, quel poco tempo che potete passare con i vstri figli fate che sia di qualità, parlate con loro, guardateli negli occhi, giocate, leggete fiabe....

littli 1 sett fa su tio
Risposta a Rigel
Io ribadisco se lo volessi fare a nome mio e darlo ad eventuale figlio sarebbero solo cavoli miei e non mi sentirei in colpa nel farlo.

littli 1 sett fa su tio
Sono piû di 20 anni che ho Facebook e lo darei pure, se avessi un figlio minorenne, lo farei usare pure a lui dal PC di casa.

littli 1 sett fa su tio
Se avessi un figlio minore Facebook lo farei a mio nome e poi lo darei a lui. Sono contraria al divieto.
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