Le moto 125 ai sedicenni? «Troppi incidenti, torniamo a farle guidare dai 18 anni»

La proposta - su cui convergono le posizioni di diversi appartenenti all'arco parlamentare - è della consigliera UDC Nina Fehr Düsel. Presentata una mozione
BERNA - Un errore. Quale? Quello di mettere in mano ai sedicenni una moto 125 di cilindrata. Lo pensa la consigliera UDC Nina Fehr Düsel, motivando il suo convincimento con il fatto che troppi ragazzini sono vittime di incidenti stradali. Il tema viene trattato questa mattina da 20 Minuten.
Da quando nel 2021 il limite d'età per mettersi alla guida di una 125cc è stato abbassato dai 18 ai 16 anni, «il numero di incidenti gravi tra i ragazzi di 16 e 17 anni è quasi triplicato» riporta il quotidiano zurighese.
Il dato ha messo in moto una discussione fra i banchi della politica dove sia la destra che la sinistra sembrano convergere su una possibile retromarcia riguardo agli attuali assunti normativi; insomma, si vuole tornare al passato e consentire la guida delle 125 solo al compimento della maggiore età.
«I giovani hanno difficoltà a stimare velocità fino a 120 km/h e mostrano comportamenti a rischio più pronunciati» ha dichiarato. Conclusione? La presentazione in parlamento di una mozione che - proprio per prevenire e fare così calare il numero degli incidenti - chiede un aumento del limite di età per potere mettersi in sella a queste motociclette.
L'iniziativa è stata accolta con favore da 40 esponenti politici, fra questi anche la consigliera nazionale del Partito socialista Min Li Marti, che, pronta a sostenere la causa, ricorda che «il crescente numero di incidenti dimostra che ci sono legittime preoccupazioni in materia di sicurezza. La situazione potrebbe essere migliorata aumentando l'età minima».
Preoccupazioni espresse anche da UPI (Ufficio prevenzione infortuni), che sul tema è perentorio: «L'accesso alle motociclette da 125 cc deve essere consentito solo a partire dai 18 anni», scrive il consiglio direttivo dell'organismo, che attribuisce il drastico aumento del tasso di incidenti dopo la riduzione dell'età alla combinazione tra la limitata esperienza di guida dei giovani e l'aumento della potenza dei motori dei veicoli.
Di tutt'altro parere è Walter Wobmann, presidente dell'associazione motociclistica svizzera Moto: «Le statistiche vengono completamente travisate» sbotta, ritenendo sia sbagliato dare importanza all'età come fattore principale dell'innalzamento degli incidenti: «Immaginate se dovessimo aumentare di nuovo il limite di età. Allora i sedicenni non guiderebbero più motociclette fino a quel momento, e potrebbero subito guidare una moto di grossa cilindrata. Innalzare il limite di età non farebbe altro che rinviare il problema», sostiene, trovandosi d'accordo sul tema della prevenzione.
Prevenzione che l'Ufficio federale delle strade ritiene debba essere affrontata dalla radice: «Nella formazione e nella preparazione».
«Tutti concordano sul fatto che siano urgentemente necessari più corsi di base e una formazione più mirata» fa da sponda proprio il presidente dell'associazione motociclistica Wobmann.