L'appello: «Indossate la mascherina sui mezzi pubblici»

Gli immunologi svizzeri consigliano di tornare alla mascherina nei luoghi affollati per proteggersi dall’influenza in arrivo.
BERNA - Con l’arrivo della stagione fredda, tosse e raffreddori stanno già riempiendo uffici, mezzi pubblici e farmacie. Eppure, secondo gli esperti, la vera ondata influenzale deve ancora arrivare. Gli immunologi svizzeri lanciano un appello: più di tre anni dopo la fine ufficiale della pandemia di Covid-19, sarebbe opportuno tornare a indossare la mascherina — questa volta per scelta personale.
«Nei luoghi chiusi affollati, come i mezzi pubblici, è consigliabile per le persone vulnerabili — anziani sopra i 65 anni o con un sistema immunitario compromesso», spiega sulle pagine della SonntagZeitung Tanja Stadler, epidemiologa del Politecnico federale di Zurigo e responsabile del settore Salute pubblica della rete scientifica istituita dal Consiglio federale dopo la pandemia. «Anche chi non è vulnerabile può proteggersi da fastidiose infezioni e, allo stesso tempo, mostrare solidarietà verso gli altri», aggiunge.
Chi presenta sintomi influenzali, secondo Stadler, dovrebbe indossare la mascherina senza esitazione. Una raccomandazione condivisa da Marcel Tanner, professore emerito di salute pubblica all’Università di Basilea ed ex membro della Task Force Covid: «Dopo tutto ciò che abbiamo imparato, sarebbe logico che chi è raffreddato indossasse una mascherina, almeno sui mezzi pubblici».
Gli esperti ricordano anche la differenza tra i vari tipi di mascherine: le chirurgiche riducono il rischio di contagiare gli altri, mentre le FFP2 proteggono meglio chi le indossa — anche se sono più costose e meno comode. Entrambi, però, escludono l’idea di un obbligo come quello introdotto durante la pandemia. «Le imposizioni generano solo resistenze», commenta Tanner.
Piuttosto, Stadler invita le autorità a creare un “bollettino dei virus” simile alle previsioni meteo o agli avvisi sui pollini: «I dati sulla diffusione dei virus esistono già, ma non sono facilmente accessibili al pubblico. Renderli disponibili aiuterebbe chi vuole proteggersi a comportarsi di conseguenza».
Per ora, i numeri non destano allarme. Il coronavirus è tornato a circolare in misura maggiore — come ogni autunno —, mentre virus respiratorio sinciziale (RSV) e influenza restano ancora su livelli contenuti. Ma l’esperienza dell’emisfero australe invita alla prudenza: in Australia l’influenza A (H3N2) ha provocato una stagione particolarmente intensa, costringendo alcuni ospedali a rinviare interventi non urgenti.
Quanto sarà grave l’inverno europeo dipenderà da diversi fattori: copertura vaccinale, efficacia dei vaccini e condizioni climatiche. Nel frattempo, dicono gli esperti, un piccolo gesto volontario come la mascherina può ancora fare una grande differenza.