Prepariamoci a vedere (molto) più spesso il limite 80 in autostrada

La misura, per molti controversa, convince Berna che vuole raddoppiarne la possibile estensione sulle arterie nazionali. Ma non tutti sono d'accordo.
ZURIGO - Anno nuovo, (triste) record nuovo. È di questo giugno la notizia che, lo scorso anno, gli ingorghi sulle autostrade svizzere hanno toccato la quota preoccupante di 55'000 ore praticamente il doppio rispetto al 2019.
La causa principale di queste colonne non sono incidenti o altre problematiche ma bensì il più semplice, e difficile da domare, traffico intenso. La Confederazione, riporta il Blick, sta quindi correndo ai ripari - anche in ottica di un inasprimento futuro - con una serie di misure mirate.
Fra le carte che Berna prevede di giocare ce n'è una che in Ticino conosciamo piuttosto bene: il limite di 80 km/h (al posto dei canonici 120) durante le ore di punta. Quando le cose inizieranno a farsi “calde” sulle carreggiate, quindi, sarà più facile vedere palesarsi sui cartelloni elettronici l'indicazione «80».
Attualmente, riporta il quotidiano zurighese, circa 1'000 km di autostrada in Svizzera (quindi circa 500 km per senso di marcia) sono provvisti delle strutture adeguate per attivare il segnale. Stando alla Confederazione il piano è di almeno raddoppiare il totale della copertura, arrivando a 2'200 km (quindi 1'110 per senso di marcia).
Per farsi un'idea delle proporzioni: si tratta di circa la metà dell'attuale estensione di tutte le strade nazionali (4'500 km, ambosensi).
Come mai questa scelta? La Confederazione giustifica questa misura sostenendo che «un'autostrada raggiunge la sua capacità massima a 80 km/h. Questo perché con il limite di velocità ci saranno meno cambi di corsia e manovre di frenata», ergo: «il flusso del traffico rimarrà più stabile».
Come già accennato, si tratta di una misura che ha una storia lunga alle spalle (è in vigore da almeno vent'anni). Detto questo, resta sempre piuttosto controversa.
Fra i contrari più vocali c'è il consigliere nazionale Udc Rémy Wyssmann. Secondo lui si tratta di una «introduzione strisciante del limite di 80 km/h apertamente in contrasto rispetto a quanto già stabilito dal Legislativo». Interpellato, l'Udc, rincara la dose definendo «dubbia» l'effettiva efficacia sulla riduzione del traffico della misura.





































