Zurigo spegne i soffiatori a benzina: la città dice addio al rumore

D'ora in poi potranno essere usati solo quelli elettrici e solo in autunno: con la votazione di domenica si è chiusa una disputa durata vent'anni
ZURIGO - Potranno soffiare foglie solo da ottobre a dicembre e dovranno essere rigorosamente elettrici. Quelli a benzina saranno vietati. È così che Zurigo ha detto addio al tanto discusso soffiatore, almeno in gran parte della città. Domenica, infatti, il 61,7% degli aventi diritto al voto ha messo al bando il tanto conteso strumento, in quella che probabilmente è stata la consultazione più curiosa dell’anno.Tanto efficiente quanto fastidioso, nato con l’intento di rivoluzionare il lavoro in giardino, il suo utilizzo (e dunque il suo rumore) può persino scatenare liti furibonde tra vicini di casa.
Tanti nemici fin da subito - La sua invenzione viene ricondotta a un’azienda tedesca chiamata Echo nel 1970, anche se non è documentato con certezza. I nemici, però, se li è fatti fin da subito. Dopo la sua comparsa sul mercato, per esempio, la cittadina costiera californiana di Carmel ne vietò l’uso solo qualche anno più tardi. Oggi gli strumenti da giardino a benzina sono vietati in tutta la California e centinaia di comuni in tutto il paese hanno bandito proprio il soffiatore.
Più fastidioso, solo l'aspirafoglie - In Germania, il Ministero federale dell’Ambiente chiede alla popolazione di non usarlo «se possibile» in ambito privato e di ricorrervi negli spazi pubblici solo quando «indispensabile».
Di più fastidioso c'è forse solo l’aspirafoglie che, invece di spostare foglie, le inghiotte e le tritura, insieme a tutti gli insetti che non riescono a scappare in tempo. Anche questo è ora vietato.
Si chiude una disputa lunga vent'anni - In Svizzera, il dibattito che ha portato alla decisione di domenica era stato avviato dai Verdi, usando toni piuttosto drammatici. Tra cui: «I soffiatori distruggono gli habitat dei microrganismi, il loro rumore e la loro sporcizia mettono in pericolo la salute delle persone. Perché insieme alle foglie vengono sollevati uova di vermi, virus, batteri, spore di muffe e polveri sottili».
Anche la controparte non si è risparmiata, denunciando la «follia rosso-verde-liberale». Una consigliera comunale del PLR, in un’intervista al radiogiornale della SRF, fece accendere un soffiatore a batteria e un asciugacapelli per dimostrare che entrambi facevano più o meno lo stesso rumore. L’esibizione dimostrò però soprattutto che la consigliera possedeva un phon molto rumoroso.
Ieri si è chiusa insomma una disputa durata vent’anni. A Zurigo si apre una nuova era: solo il soffiatore elettrico potrà ancora svolgere il suo lavoro. Almeno, per grandi eventi come la Street Parade o il Sechseläuten, durante l’anno saranno previste eccezioni – affinché gli addetti comunali non debbano affrontare ogni singolo tappo di lattina con la scopa.
Il soffiatore a benzina però ha definitivamente fatto il suo tempo. Possa il suo motore tacere per sempre.




