40 milioni in resi che finiscono nella spazzatura

Un dipendente di un'azienda svizzera che collabora con Zalando denuncia la sistematica distruzione dei capi d'abbigliamento che tornano in magazzino.
ARBON - Una maglietta troppo grande, oppure una felpa che non rispecchia la fotografia sull’applicazione, o ancora delle scarpe della misura sbagliata. Il reso dei pacchi di Zalando è facile e immediato.
Nella spazzatura - Il rovescio della medaglia, però, è tutt’altro che positivo: una parte di quello che torna in magazzino finirebbe direttamente nella spazzatura. «La distruzione è più economica della rivendita, è così che mi hanno spiegato i miei superiori». A dirlo al Blick è un dipendente di MS Direct, partner di Zalando presso Arbon, nel canton Turgovia.
Il 33enne ha deciso di svuotare il sacco e denunciare lo smaltimento dei resi dell'outlet. Per verificare le accuse del dipendente, la redazione del Blick ha avuto a disposizione fotografie e video delle pratiche dell’azienda.
La logica di Zalando - Va detto che in alcuni casi, MS Direct rispetta le disposizioni delle autorità. «Per esempio i prodotti di bellezza con il sigillo di vendita rotto devono essere distrutti per motivi di sicurezza». Ma questo non vale per i capi di abbigliamento. «Una rivendita a un prezzo inferiore sarebbe come tirarsi la zappa sui piedi, secondo la logica di Zalando».
«Tutto ciò che è merce di seconda scelta viene buttato via». E per merce di seconda scelta si intendono articoli con un valore inferiore a 100 franchi. «Solo nel settore della bellezza MS Direct distrugge fino a 8’000 articoli al mese».
40 milioni di franchi? - Dati alla mano, secondo i calcoli del dipendente, negli ultimi sei anni è stato distrutto un valore di merce restituita pari a 40 milioni di franchi.
Una cifra che verrebbe ammortizzata dall’enorme fatturato dell’azienda. Solo nello scorso anno, Zalando ha registrato 1,7 miliardi di franchi in Svizzera.
La risposta alle accuse - Accuse che, però, vengono rigettate dai diretti interessati. «Solo in casi molto rari, MS Direct viene incaricata di smaltire merci difettose», ha spiegato un portavoce dell’azienda. «Il nostro compito consiste nel preparare la merce restituita, in modo che possa essere rimessa in vendita».
Una tesi confermata anche dallo stesso Zalando. «Cerchiamo sempre di rivendere gli articoli restituiti. Solo in casi eccezionali optiamo per la distruzione». Il 98% di tutti i capi restituiti viene rimesso in vendita direttamente tramite il negozio Zalando o successivamente ceduto ad altri outlet e organizzazioni umanitarie.