Sconticino sui dazi in cambio di polli al cloro?


Il Consiglio federale sembra intenzionato a fare una concessione nella disputa doganale con gli Stati Uniti.
Il Consiglio federale sembra intenzionato a fare una concessione nella disputa doganale con gli Stati Uniti.
BERNA/WASHINGTON - Un bagnetto nel cloro. È quello a cui sono sottoposti negli Stati Uniti i polli appena macellati. Là il legislatore americano e le autorità sanitarie non ci vedono niente di male, qui in Svizzera la considerano al pari di un'eresia di salute e infatti è vietata l'importazione di pollame sciacquato nelle vasche contenente la nota sostanza chimica.
Stando ai documenti di cui la Nzz am Sonntag afferma di essere entrata in possesso, il Consiglio federale starebbe valutando - nella disputa commerciale in corso con il presidente americano Donald Trump - di mitigare la frustata dei dazi ricevuta con una mossa che sta già sollevando un mezzo polverone.
La proposta politica "indecente": concessioni in materia di pollame e via qualche limitazione - Come riporta la Nzz am Sonntag, «la Svizzera avrebbe fatto una concessione in materia di pollame nella bozza del contratto». Nello specifico - scrive il domenicale, ripreso anche dal sito 20 Minuten - a Berna intendono «collaborare con gli Stati Uniti per affrontare misure specifiche che limitano l’accesso al mercato per la carne di pollame e i prodotti statunitensi». Quindi, secondo la Nzz am Sonntag sembrerebbe profilarsi un'apertura ai produttori di polli americani che - se andasse in porto l'accordo - potrebbero tornare a immettere sul mercato svizzero i polli "disinfettati"; negli Stati Uniti la pratica viene usata per uccidere la salmonella e i batteri del tipo Campylobacter, responsabili di infezioni intestinali.
L'Ufficio federale della sicurezza alimentare: «Pratica inammissibile» - Una pratica che l’Ufficio federale della sicurezza alimentare, però, considera inammissibile, motivo per cui i cosiddetti polli al cloro sono assolutamente vietati in Svizzera. Bisognerà vedere come dai banchi del governo intendono valicare una normativa che parla chiaro.
Il consigliere nazionale dei Verdi Kilian Baumann: «La cosa più stupida che potremmo importare» - Il tema alimenta da anni anche le tensioni tra Stati Uniti ed Europa. Il consigliere nazionale dei Verdi Kilian Baumann critica aspramente la concessione: «È probabilmente la cosa più stupida che potremmo importare».
Unione svizzera contadini: «Riuscirà un prodotto simile a imporsi sul mercato?» - Il presidente dell’Unione svizzera dei contadini Markus Ritter reagisce invece con maggiore tranquillità: «Alla fine la domanda sarà se un prodotto simile riuscirebbe a imporsi sul mercato svizzero».
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