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SVIZZERA

Un campo estivo per imparare ad essere padri separati

Il ruolo maschile sta cambiando, ma la cura della famiglia resta spesso responsabilità delle madri. Dopo una separazione, molti uomini si sentono sopraffatti.
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Fonte NZZ
Un campo estivo per imparare ad essere padri separati
Il ruolo maschile sta cambiando, ma la cura della famiglia resta spesso responsabilità delle madri. Dopo una separazione, molti uomini si sentono sopraffatti.

LEYSIN - Ogni estate l’associazione Pro Junior Friburgo organizza un campo di cinque giorni per genitori separati con i figli: esiste da 25 anni per le madri, ma da 4 accoglie anche per i padri.

È un’offerta unica in Svizzera, dove circa 250'000 bambini vivono con genitori separati o con un solo genitore. La maggior parte trascorre il quotidiano con la madre: solo il 17% dei genitori single sono uomini, circa 35'000 padri, riporta oggi la NZZ.

Il campo si svolge a Leysin (VD). La mattina i padri seguono un seminario guidato da Gilles Crettenand, mentre i figli sono con gli animatori; il pomeriggio è dedicato al tempo insieme. L’obiettivo: dare ai padri strumenti, sostegno e consapevolezza, in uno spazio protetto e privo di giudizi.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la consapevolezza di sé è una competenza psicosociale essenziale per vivere bene insieme. In tutto si contano una dozzina di "Life Skills", competenze che portano a comportamenti positivi e di adattamento che rendono l'individuo capace di far fronte alle sfide della vita. Tra queste si contano anche comunicazione ed empatia.

Limitati dall'educazione alla virilità - Queste competenze citate, afferma Crettenand, sono spesso carenti negli uomini, a causa dell’educazione “virile”.

Crettenand è il responsabile romando del coordinamento Mencare, conosciuto in Svizzera tedesca come Männer.ch. È lui ad aver sviluppato il programma per i padri separati. Nei seminari non si affrontano solo le emozioni, ma anche lo sviluppo dei bambini e i ruoli di uomo, padre e genitore.

Uomini soli - Secondo Crettenand, molte coppie si separano per divergenze sulla genitorialità. Dopo una separazione il padre, tradizionalmente “sostentatore”, è ancora più solo: «Sono le madri ad aver costruito le reti intorno ai figli – i contatti con altri genitori, insegnanti e pediatri».

I padri separati che vogliono occuparsi almeno in parte dei figli devono ricostruire queste reti da zero, mentre vivono il lutto per il sogno svanito della «famiglia perfetta».

Le esperienze - Molti partecipanti a seminari confessano di sentirsi smarriti. Kevin, 28 anni, aveva accordi «paritari» con l’ex compagna, ma di fatto la madre si occupa molto di più della figlia. Il fatto che lui guadagnasse di più ha pesato sulla scelta dei ruoli. «Voglio essere un buon padre – sostiene – ma non rinunciare del tutto alla mia vita».

Per alcuni il campo è anche un’occasione di vacanza a prezzo accessibile: grazie alle donazioni, ogni padre paga 550 franchi, indipendentemente dal numero di figli. Ma il valore aggiunto sta nel confronto. «Per la prima volta penso al mio ruolo di padre», racconta Loïc, 45 anni, felice di mettere in discussione gli stereotipi e di non sentirsi solo.

No alle minacce, ancora meno alle botte - Crettenand offre anche colloqui individuali: un padre gli ha chiesto se fosse giusto minacciare di picchiare il figlio piccolo. «No – è stata la risposta –. Un bambino deve costruire fiducia, non paura». L’autorità di un padre è naturale, data dalla sua presenza e dal legame di dipendenza dei figli.

Alcuni hanno vissuto svolte radicali. Alain, 40 anni, non si occupava quasi per niente dei suoi due figli finché la compagna non è morta in un incidente: «Quando la polizia mi ha chiamato, mi sono sentito padre per la prima volta. Ora so che anche un uomo può essere un genitore a tempo pieno e responsabile».

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