Cerca e trova immobili
SVIZZERA

I ricchi svizzeri cedono i loro beni per paura della nuova imposta di successione

C'è molto da fare per i consulenti fiscali. Sono numerose le persone facoltose che stanno trasferendo in anticipo il loro patrimonio agli eredi per evitare possibili salassi.
GISO
I ricchi svizzeri cedono i loro beni per paura della nuova imposta di successione
C'è molto da fare per i consulenti fiscali. Sono numerose le persone facoltose che stanno trasferendo in anticipo il loro patrimonio agli eredi per evitare possibili salassi.

ZURIGO - Presto gli svizzeri voteranno sull'iniziativa popolare dei Giovani Socialisti (Giso) relativa all'imposta di successione.

L'iniziativa al voto il prossimo 30 novembre - Conosciuta come "Iniziativa per il futuro", propone di introdurre un'imposta del 50% su eredità e donazioni che superano i 50 milioni di franchi, ed è pensata per finanziare la transizione ecologica. Il testo, depositato dopo la raccolta di sufficienti firme, è stato respinto dal Consiglio Nazionale e dal Consiglio degli Stati e sarà sottoposto al voto popolare in Svizzera il 30 novembre 2025.

Secondo i sondaggi, anche da parte del popolo prevarrà un rifiuto. Ciononostante, i super-ricchi ne temono da mesi le conseguenze. Più si avvicina la data del voto, più cresce il nervosismo.

L'idea di scappare - Philipp Zünd, esperto fiscale per le persone con patrimoni elevati presso la società di consulenza KPMG, ritiene che l'iniziativa stia creando incertezza. «I contribuenti più danarosi stanno prendendo seriamente in considerazione di trasferirsi altrove», afferma interpellato dal Tages Anzeiger.

Un esempio sembrerebbe essere quello del noto banchiere ginevrino Renaud De Planta, recentemente trasferitosi in Italia, suscitando grande scalpore nella Svizzera romanda.

E c'è chi anticipa le donazioni - «Le persone interessate hanno bisogno di certezze. Per questo stanno valutando la possibilità di anticipare le donazioni», prosegue Zünd. Pianificando in anticipo la successione, prendono così due piccioni con una fava: hanno già sistemato le questioni relative alla loro eredità e stanno evitando l'iniziativa dei Giovani Socialisti.

Jürg Niederbacher, esperto fiscale presso la società di consulenza PWC Svizzera, conferma la tendenza: «Aiutiamo i clienti a trasferire il loro patrimonio alla generazione successiva. Vogliono prepararsi all'iniziativa dei Giovani Socialisti». A tal fine, il patrimonio passa già agli eredi tramite donazione, talvolta abbinata a un usufrutto.

Ciò significa che la generazione più anziana può continuare a utilizzare la casa nonostante la proprietà sia passata agli eredi. Sebbene i ricchi non si aspettino che l'iniziativa venga accettata, afferma Niederbacher, questa manovra elimina il rischio di pagare più tasse in futuro. Dal punto di vista fiscale, questa soluzione sembra particolarmente raccomandata.

«Molte persone – fa notare Niederbacher – nell'ultimo anno hanno avuto tempo di riflettere. Quando si tratta di traslocare, c'è titubanza perché è molto complicato».

È un po' il ragionamento che ha fatto anche l'imprenditore Peter Spuhler. Un anno fa, interpellato dal Tages Anzeiger, aveva dichiarato: «I Giso mi stanno costringendo a emigrare». Ma ora sembra aver capito che una donazione è più pratica.

Un incremento delle donazioni - L'iniziativa sta avendo ripercussioni anche tra gli uffici cantonali delle imposte. Da più parti si segnala infatti un aumento delle donazioni.

Nel solo canton Ginevra si conta un incremento di oltre il 10% tra il primo semestre del 2024 e il primo semestre del 2025; non è chiaro se direttamente collegato all'iniziativa dei Giovani Socialisti. Anche nel canton San Gallo sono aumentate le donazioni da inizio anno.

L'ufficio delle imposte del Canton Basilea Città spiega come la maggior parte delle donazioni avvenga presumibilmente a vantaggio di discendenti diretti e coniugi, quindi è esente dall'imposta sulle donazioni e non ne viene tenuta traccia a livello statistico.

Mirjam Hostetmann, Presidente della Gioventù Svizzera, trova «strana» la discussione sull'aggiramento della nostra iniziativa. «Ciò significa che le persone più ricche ammettono di non essere disposte a dare un giusto contributo alla società, nemmeno dopo la morte».

Hostetmann è critica nei confronti dei consulenti fiscali che stanno cercando di trasformare l'iniziativa in un business e persino di trarne profitto. «I ricchi causano più emissioni climalteranti e dovrebbero anche pagare per le conseguenze delle loro azioni», conclude.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE