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BERNA

Posta, è in arrivo un ridimensionamento importante? Rösti pronto alla ristrutturazione

Berna stabilisce i punti chiave della futura revisione della legislazione postale e non nasconde «il malcontento, in Parlamento e negli ambienti economici, per le sue attività che esulano dal servizio universale».
TiPress (archivio)
Fonte ats
Posta, è in arrivo un ridimensionamento importante? Rösti pronto alla ristrutturazione
Berna stabilisce i punti chiave della futura revisione della legislazione postale e non nasconde «il malcontento, in Parlamento e negli ambienti economici, per le sue attività che esulano dal servizio universale».

BERNA - La Posta deve poter adeguare la sua offerta alle mutate esigenze della popolazione e delle imprese. È quanto ritiene il Consiglio federale che ha stabilito i punti chiave della futura revisione della legislazione postale. Il dipartimento di Albert Rösti dovrà preparare entro l'estate del prossimo anno un progetto preliminare da inviare in consultazione.

«Profondamente toccata dalla trasformazione digitale» - Il governo sottolinea che La Posta è profondamente toccata dalla trasformazione digitale. L'utilizzo di molti servizi tradizionalmente svolti di persona - come l'invio di lettere o i pagamenti allo sportello - è in costante diminuzione da anni. Un calo destinato a proseguire, a mano a mano che tali prestazioni verranno sostituite da alternative digitali. Inversa è la tendenza nell'invio di pacchi, che è salito in 20 anni di oltre il 70%. Tale settore è però sottoposto a concorrenza, e i margini di guadagno sono di conseguenza inferiori alle lettere, ha puntualizzato il direttore del Dipartimento delle comunicazioni (DATEC).

«Servizio universale sufficiente e vantaggioso» - Di conseguenza, «il servizio universale nel settore dei servizi postali e del traffico dei pagamenti va adeguato», afferma il governo. La futura nuova legislazione postale, indica il Consiglio federale, dovrà garantire un servizio universale sufficiente e vantaggioso.

Per il momento, tuttavia, «non si tratta di ridurre la portata e la qualità del servizio universale», viene precisato. All'entrata in vigore della revisione della legge sulle poste, attorno al 2030, il servizio universale comprenderà infatti «l'offerta odierna e le misure che si prevede di introdurre a livello di ordinanza per il 2026». Verrà inoltre stabilita un'offerta minima per il servizio universale che il gigante giallo dovrà offrire in ogni caso e indipendentemente dalla futura evoluzione della domanda.

I cambiamenti - Le misure a livello normativo per il 2026 sono piuttosto significative. Rösti prevede di allentare i criteri di qualità della consegna. Le lettere dovranno ora arrivare puntuali solo nel 90% dei casi, anziché nel 97% come era stabilito. Anche i pacchi saranno consegnati puntuali solo nove volte su dieci, anziché nel 95% dei casi. Inoltre, l'obbligo di consegna a tutte le abitazioni abitate tutto l'anno sarà abolito e limitato alle zone residenziali. Sarà inoltre possibile la posta digitale.

Il servizio di Posta A non sarà abolito prima del 2030 e la Posta recapiterà le lettere almeno cinque giorni alla settimana. Per quanto riguarda i pacchi, Rösti afferma che la loro importanza aumenterà. Quindi, a suo dire, è probabile che poco cambierà in questo senso nel medio termine. Per quanto riguarda i quotidiani, si vuole mantenere la consegna entro le 12:30 il più a lungo possibile. Ma anche in questo caso, suggerisce che la situazione potrebbe cambiare «negli anni '30».

«Molte persone sono affezionate al loro ufficio postale. Ma quando glielo chiedi, ammettono che ormai non ci vanno quasi più», osserva Rösti. La disposizione degli uffici postali cambierà, ma l'accesso rimarrà garantito, promette.

«Adeguamento in funzione del calo della domanda» - Nella legge verrà però sancito «un meccanismo di adeguamento del servizio universale in funzione del progressivo calo della domanda». Al raggiungimento di determinati valori soglia, la Posta potrà chiedere al governo un adeguamento del servizio universale, purché l'offerta minima sia rispettata. Nella decisione che sarà chiamato a prendere, il Consiglio federale dovrà considerare anche aspetti regionali, nonché le esigenze della popolazione e delle imprese.

Sebbene l'azienda sia ancora ben posizionata, deve gettare le basi per continuare a operare in modo redditizio. «Il governo non vuole aspettare che le Poste si trovino in difficoltà», afferma Rösti. Finché ci sarà domanda per il servizio pubblico, non ci saranno tagli.

«Malcontento per le attività che esulano dal servizio universale» - Nella sua seduta odierna, l'esecutivo ha anche discusso delle attività della Posta, in espansione, che esulano dal servizio universale. Queste, sottolinea il governo, «suscitano sempre più malcontento in Parlamento e negli ambienti economici».

Al fine di creare certezza del diritto in materia, «occorre precisare lo scopo dell'azienda sancito nella legge sull'organizzazione della Posta e introdurre una protezione giuridica individuale per verificare l'eventuale superamento dello scopo aziendale». Anche in questo caso il dipartimento di Rösti dovrà presentare un progetto preliminare entro fine giugno 2026.

La reazione della Posta - «La Posta accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di intraprendere ulteriori passi importanti e portare avanti la modernizzazione del servizio universale», afferma Alex Glanzmann, direttore generale ad interim. Per l’azienda la priorità è e resta quella di garantire alle persone in Svizzera la possibilità di continuare a spedire lettere e pacchi in modo rapido e affidabile, riceverli puntualmente ed effettuare i pagamenti in tutta sicurezza.

«Per continuare a soddisfarlo in modo efficace anche in futuro, ha bisogno di condizioni quadro che le consentano di agire con spirito imprenditoriale a favore di un servizio pubblico forte», sottolinea Alex Glanzmann. Solo così la Posta potrà riconoscere tempestivamente le nuove tendenze e i vari cambiamenti sociali e continuare ad autofinanziare il servizio universale senza il denaro delle e dei contribuenti.

Per la Posta resta importante che le persone in Svizzera possano spedire lettere o pacchi in qualsiasi momento ed effettuare pagamenti in modo sicuro e affidabile. Con offerte digitali come la lettera ibrida, una prestazione in programma per il futuro, l’azienda punta su soluzioni all’avanguardia.

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