Agosto nero


Sono otto i corpi senza vita rinvenuti in meno di una settimana sulle montagne vallesane. Ne abbiamo parlato con un portavoce della polizia cantonale.
Sono otto i corpi senza vita rinvenuti in meno di una settimana sulle montagne vallesane. Ne abbiamo parlato con un portavoce della polizia cantonale.
SION - 9 agosto, Lagginhorn. Stesso giorno, Bietschhorn. Stesso giorno, Breithorn. 6 agosto, Mönch. 5 agosto, Lagginhorn. Stesso giorno, sempre Lagginhorn. 4 agosto, Cervino. 3 agosto, ghiacciaio dell'Hohlaub. Date e luoghi che incorniciano l'inizio agosto a tinte nerissime delle montagne vallesane. Il bilancio? Otto corpi senza vita rinvenuti in meno di una settimana. Più di uno al giorno.
Le vicende, riportate dalla polizia cantonale, sono diverse: c'è il pilota di parapendio precipitato nel vuoto, ci sono gli alpinisti caduti affrontando le rispettive (mitiche) vette e infine due persone date per disperse e poi ritrovate senza vita giorni dopo l'avviso di scomparsa. Numeri che impressionano, ma che non sorprendono la polizia cantonale vallesana, "abituata" a un aumento dei casi durante i mesi estivi. «In estate, quando la meteo è propizia, molte persone frequentano le nostre montagne», ci spiega il portavoce Stève Léger. «Ogni anno registriamo un aumento degli incidenti durante questo periodo».
Polizia cantonale ValleseIn agosto il numero dei morti in montagna aumenta sempre.
E le cifre, forniteci dalla stessa polizia vallesana, confermano questa statistica. Soprattutto nel periodo post-pandemia. Nel 2023, infatti, ben 14 dei 40 decessi totali registrati sulle montagne vallesane (35%) avvennero in agosto. Nell'anno successivo furono invece 11 su 48 (23%). Ed è per questo che gli otto decessi in soli sei giorni, contabilizzati in questo inizio agosto da incubo, pur essendo molti, non rappresentano un'eccezione, ma confermano una (triste) tendenza.

«In caso di dubbi, rinunciate»
Ma come fare per arginare il numero di queste tragedie? Ancora la polizia cantonale vallesana. «Per prima cosa - sottolinea Stève Léger - l'itinerario va sempre pianificato con cura. Bisogna sempre informarsi su dove si sta andando e valutare regolarmente le condizioni». Agli appassionati di montagna il portavoce consiglia quindi «di evitare di partire da soli, avere con sé un telefono con la batteria carica e in ogni caso di informare qualcuno dell'escursione».
Fondamentale è poi non sottovalutare mai la montagna e non sopravvalutare mai le proprie capacità. «In caso di dubbi, rinunciate o fatevi accompagnare da una guida», si raccomanda Stevé Lèger, ricordando alcune linee guida fornite - già nel 2022 - dall'Associazione svizzera delle guide alpine (ASGA). «In linea di principio e nella stragrande maggioranza delle ascensioni in alta montagna, gli alpinisti si legano in cordata e assicurano la loro progressione, sia in salita che in discesa, con manovre di corda appropriate. Gli alpinisti che non padroneggiano queste manovre dovrebbero o rinunciare a determinate ascensioni, o scegliere itinerari che non richiedano l’uso della corda».