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SVIZZERA

Il rientro sui banchi è sempre più caro: «Fino a 600 franchi per figlio»

Le famiglie si trovano a dover affrontare una pressione sempre più forte: astucci, zaini, penne e quaderni. L'esperto: «Il mercato approfitta di questa "debolezza"».
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Il rientro sui banchi è sempre più caro: «Fino a 600 franchi per figlio»
Le famiglie si trovano a dover affrontare una pressione sempre più forte: astucci, zaini, penne e quaderni. L'esperto: «Il mercato approfitta di questa "debolezza"».

ZURIGO - Astucci, penne, zaini e quaderni. Il rientro a scuola si avvicina e le famiglie svizzere si preparano in anticipo per "armare" i propri ragazzi. Secondo le ultime analisi del gigante del commercio al dettaglio online Digitec, visionate in anteprima da 20Minuten, il mese di luglio ha registrato un'impennata delle vendite di tutti i prodotti legati alla scuola.

300 franchi per uno zaino - Già perché se in Ticino il ritorno sui banchi coincide con l'inizio di settembre, in buona parte dei cantoni d'oltralpe le scuole si riempiono a partire dalla metà di agosto. Fatto sta che per molte famiglie le esigenze sempre più complesse dei giovani scolari, unite all'aumento dei costi, pesano in modo significativo sulle finanze mensili.

«Sommando tutte le spese per nostra figlia, abbiamo raggiunto i 530 franchi», spiega una madre di Basilea a 20Minuten. «Il prezzo più alto? 300 franchi per lo zaino». Cifre che ritrova anche Luca, un padre di Zurigo. «In totale abbiamo speso 600 franchi. Quest'anno mia figlia aveva bisogno di uno zaino nuovo. Quello dell'anno scorso ormai era passato di moda».

I prezzi sono in aumento - Uno zaino infatti costa in media 150 franchi, ma il prezzo supera facilmente anche i 200. Oltre al materiale didattico, i ragazzi necessitano anche di un'attrezzatura sportiva per le ore di ginnastica. Si aggiungono quindi scarpe da corsa, borse e pantaloncini. Insomma, preparare un bambino al primo giorno di scuola può costare caro.

Un aumento dei prezzi confermato anche da Dagmar Rösler, presidente dell'Associazione ombrello dei docenti svizzeri. «Il rientro a scuola è un momento emozionante, sia per i genitori che per i bambini, ed è qui che il mercato ne approfitta».

Genitori sotto pressione - Secondo Rösler molti genitori sono convinti che i loro figli abbiano bisogno di un set scolastico perfetto e di qualità e per questo sono disposti a mettere mano al borsellino. «In realtà per iniziare la scuola non serve spendere tutti quei soldi. Quaderni, penne, gomme, righelli e altro materiale vengono forniti direttamente in classe».

Ma allora come mai i genitori spendono così tanto? «Perché si sentono sotto pressione. Vogliono il meglio per i loro bambini. Capita spesso che i figli stessi siano esigenti. Ma in questi casi, i genitori stessi dovrebbero cogliere l'occasione per insegnare ai bambini il valore dei soldi».

«Diverse centinaia di franchi» - Phillip Frei, amministratore delegato dell'Associazione ombrello Consulenza Budget Svizzera, spesso si trova a dover affrontare il tema dei costi scolastici durante le sue consulenze. Soprattutto all’inizio della scuola si arriva facilmente a diverse centinaia di franchi. Le spese maggiori sono lo zaino e l’attrezzatura sportiva, cui si aggiungono gite ed escursioni scolastiche. «200 franchi per una settimana in colonia sono un grande peso per una famiglia con poche entrate».

Eppure le famiglie a basso reddito non sono le uniche interessate: anche il ceto medio deve fare i conti con queste spese. La soluzione? «Molte famiglie si organizzano tra di loro passandosi il materiale quando i figli crescono».

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